TEAMBUILDING 1 Casalmaggiore 21/04/08
- Conduttore M.Sberna torna
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Unità 1
Somministro la "scheda 1"
preparata per lavvio del lavoro. E poi comincio chiedendo
cosa hanno risposto al primo items. Le risposte sono positive
sul clima e alla mia domanda rispondono che la spiegazione sta
nelle comunicazioni aperte, a volte anche conflittuali; nella
conoscenza personale approfondita, nel rispetto dei tempi personali
di elaborazione degli eventi e delle emozioni, della qualità
delle persone che sono disponibili, aperte, accettanti.
Io chiedo descrizioni concrete di ciò che hanno espresso
e ne esce un quadro che mette in luce una grande cura per linformale
(insieme x le pause; incontri anche extra-lavoro, ecc.) ed una
modalità "morbida" di gestione dellautorità/potere
da parte della referente che peraltro imita il modello dellapicale.
Insieme metto info teoriche che cerco di collegare ai loro racconti
e osservazioni.
Unità 2
Come la precedente, a proposito degli items 2 e 3 e della questione
"relazione con la referente". Le risposte tutte positive,
praticamente senza alcun commento, stimolano mie richieste di
esemplificazione che fanno molta fatica ad ottenere risposta.
A mio parere il clima è piuttosto distaccato e quasi freddo.
Io lo attribuisco a me e al tempo. Ma la situazione continua a
"non tornare".
Unità 3
Al rientro dal pasto decido di partire da un altro punto di vista
sempre sulle stesse questioni e utilizzo il supporto teorico di
GC "Le dimensioni operative del lavoro di gruppo" chiedendogli
di individuare quelle che applicano nel lavoro déquipe.
Anche qui nn mi accontento delle affermazioni ma chiedo esempi
e riflessioni. Sui diversi aspetti inserisco ulteriori "pillole"
di teoria.
Un po alla volta si evidenzia un utilizzo delle riunioni
di équipe soprattutto x questioni organizzative; una grande
cura per linformale che tende spesso a sostituire léquipe;
unimpostazione efficientista che sacrifica gli approfondimenti
e le analisi; un lavoro più "IN" gruppo che "DI"
gruppo.
Unità 4
Riprendiamo lo strumento iniziale per scorrerlo e conoscere le
risposte date che sono per tutti positive. Persino i problemi
sul campo sono segnalati solo da 3 su 6 presenti e sono:
- non sanno come sono percepiti dagli altri,
sia colleghi che enti gestori
- si sentono nel mezzo fra gli EG e lASL
e pur mettendo in pratica le indicazioni dellASL se
ne sentono spesso sconfessati
- ritengono che esista una modalità
uniforme di comportamenti nel settore Vigilanza e Controlli
dovuto in particolare alla presenza continuativa del personale
che se ne occupa e alla diminuita distanza fra i servizi.
COMMENTI
- inesistenza delléquipe come
gruppo
- lavoro più in coppie/sottogruppi
- predilezione per linformale
- presenza di difese e resistenze mascherate
da un buon clima relazionale superficiale
- "musi lunghi" per conflitti che
vengono decantati col tempo e una volta elaborati dalla
persona/e convolta/e- trattati in gruppo
- predilezione per loperatività
a scapito della riflessione e del confronto
- convinzione che lintegrazione fra professioni
può realizzarsi solo mantenendo le persone che le possiedono
insieme (x es. medico + Assistente Sociale) nel momento del
sopraluogo