beta, 2011 e seg.
Alla ricerca dei mattoni della psiche (opera in progress di G.Contessa)
Non possiamo non essere figli. Non possiamo non essere fratelli in umanità
1 - Psicoma
Struttura della personalità
2 - Proteoma e Metaboloma
Funzionamento interno e relazionale
3 - Competenze/Carenze
Profili e test diagnostici
4 - Connettoma
Psicoma del soggetto plurale
LA MECCANICA QUANTISTICA

La meccanica quantistica e una parte della fisica che si e sviluppata e consolidata nella prima meta del XX secolo per colmare i vuoti lasciati dalla meccanica classica nello spiegare determinati fenomeni. Lo sviluppo di questa branca della fisica ebbe inizio grazie agli studi di Max Planck, il quale, nel 1900, ipotizzo l'esistenza dei QUANTI. La parola "quanto" deriva dal latino quantum, ciòe "quantita": e una quantita discreta e indivisibile di una certa grandezza.
Planck dimostro che gli scambi di energia avvengono in modo discreto, attraverso dei pacchetti di energia, e non, come si era sempre creduto, mediante un "flusso" continuo di energia.
Principi fondamentali della meccanica quantistica:

  • Principio di Indeterminazione di Heisenberg: non si possono conoscere contemporaneamente posizione e velocita di un corpo. In meccanica quantistica il concetto di traiettoria continua, che e alla base della meccanica classica, decade: sul movimento dei corpi non si puo fare nessuna affermazione deterministica. Per l'uomo non e possibile "conoscere" la realta fisica con la precisione che desidera in quanto viene meno il principio di causa-effetto. Si introduce, invece, il CONCETTO DI LIMITE.
  • Principio di Sovrapposizione: un corpo si puo trovare contemporaneamente in più stati, quindi una misurazione puo dare diversi valori possibili secondo determinate probabilita. Un corpo, per esempio, puo avere diversi valori di energia. Solo attraverso il processo di misurazione si determina un valore ben preciso: introduzione del CONCETTO DI PROBABILITA, Questa condizione di indeterminismo non dipende da un errore nell'osservazione ma da una caratteristica intrinseca del sistema. Tiziano Cantalupi utilizza l'esempio dei "guanti quantistici":
    <<si immagini di avere davanti a se due scatole che contengano ognuna un guanto di uno stesso paio. Ora, ancora prima di guardare dentro le scatole, un qualunque "osservatore" avra la certezza che ciascuna di esse conterra un guanto con un verso ben definito; la scatola di destra ad esempio potra contenere un guanto destro, la scatola di sinistra un guanto sinistro e viceversa. Ma, se anziche usare guanti normali usassimo un paio di "guanti quantistici", il loro verso nelle rispettive scatole, verrebbe definito solo nel momento in cui si guardasse dentro una di esse. Nella versione ortodossa della teoria quantistica (e del formalismo matematico che ne stabilisce le regole) infatti, e l'atto di guardare ("osservare") all'interno di una delle due scatole che conferisce realta alla coppia dei guanti. Prima che un osservatore guardi dentro una delle scatole i guanti si trovano in uno stato indefinito, sovrapposto, ove le caratteristiche -nella fattispecie il verso destro e sinistro- si confondono in una strana entità "destra-sinistra">>.
  • Principio di Complementarieta di Niels Bohr: i fenomeni a livello atomico e subatomico presentano un duplice aspetto: corpuscolare e ondulatorio. Negli esperimenti, pero, non e possibile osservarli contemporaneamente.
    <<Non abbiamo a che fare con descrizioni contraddittorie dei fenomeni, bensi con descrizioni complementari che, considerate nel loro insieme, offrono una generalizzazione naturale del modo di descrizione classico>>. (Bohr N., 1961)
  • Principio di Corrispondenza di Niels Bohr: la meccanica quantistica applicata a corpi macroscopici si riduce (corrisponde) alla meccanica classica. Bisogna specificare, pero, che non esiste una linea di divisione netta tra "mondo classico" e "mondo quantistico"; piùttosto l'uno sfuma nell'altro con l'aumentare dei numeri quantici.
  • Principio di Esclusione di Wolfgang Pauli: non possono esistere due fermioni (protoni, elettroni, neutroni) con lo stesso stato quantico. ciòe due particelle non possono avere contemporaneamente gli stessi valori di massa, velocita, posizione e spin (lo spin e una quantita legata alla rotazione delle particelle su loro stesse). Il principio di esclusione e alla base della comprensione di molte delle caratteristiche distintive della materia.

In base a quanto detto sono riscontrabili degli effetti particolari:

  • Effetto osservatore: attraverso l'osservazione si "costringe" la microparticella a passare dallo "stato potenziale" allo "stato reale": la semplice osservazione dell'osservatore influenza la cosa osservata determinando il collasso di un suo potenziale. Solo nel momento in cui si compie un.osservazione si risolve lo stato sovrapposto/indeterminato che caratterizza la materia. l'uomo non appare più relegato ai margini dell'universo ma riacquista un certo potere e una centralita nell'universo stesso (venuta meno dopo la rivoluzione Copernicana), in quanto le sue osservazioni determinano il sistema osservato, ecco perche alcuni parlano di "rivoluzione quantistica".
  • Non localismo: nel mondo di tutti i giorni le influenze tra sistemi distanti non avvengono mai direttamente o in tempo reale. Invece in meccanica quantistica si sperimenta la possibilita di azioni dirette a distanza. Da un punto di vista prettamente filosofico una delle conseguenze più sconvolgenti della fisica quantistica e quella per cui si ipotizza che la realta fisica oggettiva della materia esiste solo a fronte delle misurazioni compiùte dall'uomo con i suoi esperimenti.
  • Effetto tunnel: se una particella in un contenitore non possiede abbastanza energia per uscirne, c.e ancora una probabilita misurabile che la particella sfugga ugualmente dal contenitore. Tutto ciò è stato provato sperimentalmente innumerevoli volte: l'effetto è chiamato anche "traforo quantistico".

Riassumendo:

  • la materia e caratterizzata da una sovrapposizione di più strati;
  • non esiste una realta oggettiva della materia, ma solo delle realta di volta in volta create dalle misurazioni dell'uomo;
  • le dinamiche evolutive dei sistemi atomici e subatomici sono caratterizzate dall'acausalita;
  • e possibile che in determinate condizioni la materia possa scaturire dal "nulla" o "comunicare a distanza".

La meccanica quantistica, quindi, è controintuitiva e non risponde ad una logica lineare di causa-effetto.

Principi fondamentali della meccanica quantistica:

  • Principio di Indeterminazione di Heisenberg: non si possono conoscere contemporaneamente posizione e velocita di un corpo. In meccanica quantistica il concetto di traiettoria continua, che e alla base della meccanica classica, decade: sul movimento dei corpi non si puo fare nessuna affermazione deterministica. Per l.uomo non e possibile ¡§conoscere¡¨ la realta fisica con la precisione che desidera in quanto viene meno il principio di causa-effetto. Si introduce, invece, il CONCETTO DI LIMITE.
  • Principio di Sovrapposizione: un corpo si puo trovare contemporaneamente in piu stati, quindi una misurazione puo dare diversi valori possibili secondo determinate probabilita. Un corpo, per esempio, puo avere diversi valori di energia. Solo attraverso il processo di misurazione si determina un valore ben preciso: introduzione del CONCETTO DI PROBABILITA, Questa condizione di indeterminismo non dipende da un errore nell.osservazione ma da una caratteristica intrinseca del sistema.
  • Principio di Complementarietà di Niels Bohr: i fenomeni a livello atomico e subatomico presentano un duplice aspetto: corpuscolare e ondulatorio. Negli esperimenti, però, non è possibile osservarli contemporaneamente.

GESTALT
Le figure gestaltiche riassumono perfettamente (e permettono di visualizzare) alcuni principi fondamentali della meccanica quantistica:

  • Lo stato di sovrapposizione quantistico (gatto di Schrodinger) e la dualita onda-particella trova un corrispettivo psicologico nelle figure gestaltiche poiche esse contengono un aspetto di ambiguita: a seconda di come si pone su di loro l'attenzione e possibile vedere delle immagini diverse.
  • Il ruolo dell'osservatore e fondamentale in quanto egli decide di porre l.attenzione su un aspetto o un altro dell.immagine.
  • Nel momento in cui viene percepita un.immagine l'altra non scompare ma rimane comunque presente nella figura stessa.

Meccanica quantistica e psicologia

La meccanica quantistica si è differenziata dalla fisica classica sviluppata fin dai primi lavori di Galileo e di Isaac Newton in primo luogo ridefinendo il concetto di misura. La novità rispetto alle precedenti teorie riguarda l'impossibilità di conoscere lo stato di una particella senza perturbarlo in maniera irreparabile. Al contrario della meccanica classica dove è sempre possibile concepire uno spettatore passivo in grado di conoscere ogni dettaglio di un dato sistema, secondo la meccanica quantistica è perfino privo di senso assegnare un valore ad una qualsiasi proprietà di un dato sistema senza che questa sia stata attivamente misurata da un osservatore. Le leggi quantistiche stabiliscono che il processo di misura non è descrivibile come la semplice evoluzione temporale del sistema, dell'osservatore e degli apparati sperimentali considerati assieme. Questo ha come conseguenza il fatto che in generale una volta misurata e determinata con precisione una quantità di un sistema non si può in alcun modo determinare quale fosse il suo valore prima della misurazione. Per esempio secondo la meccanica classica la conoscenza della posizione e della velocità di una particella in un dato istante permette di determinarne automaticamente la sua traiettoria passata e futura con certezza. In meccanica quantistica viceversa, la conoscenza della velocità di una particella ad un dato istante non è in generale sufficiente a stabilire quale fosse il suo valore nel passato. Inoltre acquisire la stessa conoscenza della velocità della particella distrugge ogni altra informazione sulla posizione rendendo anche impossibile il calcolo della traiettoria futura. (Wikipedia)

Questo concetto fisico è del tutto coerente con la visione psicologica. Per la quale nessun soggetto è conoscibile al di fuori della relazione con l'osservatore. Nessuno può conoscere il passato e futuro di qualcuno, nemmeno il soggetto stesso.