Essi sono: blu scuro, verde blu, rosso arancio, giallo
brillante (colori base-rappresentano le 4 strutture base psicologiche),
viola, marrone, nero, grigio (colori ausiliari)
1. blu- scuro rappresenta: 'profondità
di sentimento', ed è: egocentrico, passivo, eteronomo,
sensibile, comprensivo, socievole. I suoi aspetti affettivi sono:
tranquillità, contentezza, tenerezza, amore e simpatia.
2. verde-blu rappresenta: "elasticità
di volontà", ed è: egocentrico, passivo,
difensivo, autonomo, tenace, possessivo,
immutabile. I suoi aspetti affettivi sono: persistenza, autoaffermazione,
ostinazione, autostima
3. rosso-arancio rappresenta : 'forza di volontà',
ed è: estroverso, attivo, offensivo, autonomo, trascinante,
competitivo, operativo. I suoi aspetti affettivi sono: desiderio,
eccitabilità, dominio, sessualità
4. giallo brillante rappresenta: "spontaneità",
ed è: estroverso, attivo, proiettivo, eteronomo, espansivo,
ambizioso, investigatore. I suoi aspetti affettivi sono: variabilità,
attesa, originalità, allegria
'Egocentrico' significa 'interessato a se stesso'. Benché
questa definizione abbia qualche somiglianza con il concetto di
'introversione', tuttavia non è da ritenersi la stessa cosa
e non dovrebbe essere confusa con quella. Le persone introverse
sono egocentriche, ma quelle che sono egocentriche non sono necessariamente
introverse (nel significato usuale della parola). Essere 'soggettivamente
interessato' significa essere esclusivamente interessato a ciò
che è 'estensione' di se stesso, come essere interessato
al proprio sé. Uno che continuamente comunica con gli altri,
può essere a torto considerato 'estroverso', ma se si scopre
che il nucleo della sua conversazione si aggira invariabilmente
intorno alla sua collezione di francobolli, la sua famiglia, moglie,
figli, il suo lavoro, il suo viaggio in America, allora egli dimostra
un atteggiamento egocentrico, poiché si interessa a tutte
queste cose come estensione di se stesso. Lasciate che qualcuno
provi a portare la conversazione su un argomento di più generale
interesse, ed egli o l'interromperà o smetterà d'ascoltare.
'Estroverso' significa 'interessato a più oggetti esterni'
ed è imparentato più da vicino con l'estroversione
di quanto l'egocentrismo lo sia con l'introversione. L'individuo
estroverso è interessato all'ambiente, alle cose e alle persone
che lo circondano, sia per influenzarlo che per riceverne stimoli.
Nella prima accezione egli è un essere attivo, perciò
autonomo rispetto al suo ambiente; nella seconda egli subisce l'effetto
del suo ambiente e perciò è eteronomo. 'Autonomia'
è pertanto l'equivalente di 'essere una causa', al contrario
'eteronornia' corrisponde al concetto di 'essere un effetto'.
Passivo ed attivo hanno più o meno gli stessi significati
di egocentrico ed eterocentrico.
Colori base combinati
Si vedrà che il verde (2) e il blu (1) sono entrambi egocentrici
(passivi); quando essi si trovano insieme nel test, l'egocentrismo
è molto profondo, ma se questo è un modello comportamentale
desiderato, o un comportamento messo in atto, o latente, o rimosso,
ciò naturalmente dipenderà dalla posizione di questa
combinazione nella serie.
Similmente i colori rosso (3) e verde (2) sono entrambi autonomi
(autoregolantisi, attivi). Quando questi colori si trovano insieme
nel test si rileva che lo spirito d'iniziativa e di decisione .emerge
in primo piano, e la sua intensità sarà indicata dalle
loro posizioni nella serie.
Il rosso (3) e il giallo (4) sono entrambi eterocentrici (attivi)
e diretti verso l'esterno. Quando si trovano insieme, allora si
sottolinea il desiderio di uscire da se stessi.
Il blu (1) e il giaIIo (4) sono entrambi eteronomi (regolati da
forze esterne) e perciò, quando essi si trovano insieme,
viene ad essere sottolineato 'l'eterodeterminismo'.
Quando una delle suddette coppie si trova nello stesso gruppo funzionale
(sia +, x, =, o -) implica l'accentuazione di un tratto caratteristico
della persona: egocentrismo, autonomia, eterocentrismo, o eteronomia.
Un migliore equilibrio è acquisito dalla combinazione del
blu (1) e del rosso (3) in cui l'eteronomia egocentrica del blu
è armonizzata con l'autonomia eterocentrica del rosso.
La combinazione del verde e del giallo (2 e 4), mentre bilancia
l'autonomia egocentrica del verde contro l'eteronornia e l'eterocentrismo
del giallo, non fornisce un tutto particolarmente bilanciato. Ciò
è dovuto al fatto che la pienezza di speranza espansiva del
giallo non si armonizza con l'ostinazione egocentrica del verde.
Questa combinazione può, a volte, introdurre i suoi propri
conflitti.
I colori base dovrebbero essere preferiti
I quattro colori base: blu, verde, rosso e giallo (1, 2, 3, 4),
rappresentanti di solito bisogni psicologici fondamentali (il bisogno
di contentezza e di affetto, il bisogno di sostenere se stesso,
il bisogno di agire e di riuscire, il bisogno di guardare avanti
e di aspirare a qualcosa), sono tutti di speciale importanza. Essi,
pertanto, dovrebbero trovarsi nei primi quattro o cinque posti del
test, quando sono scelti da un individuo sano, normalmente equilibrato,
libero da conflitti e repressioni.
I colori ausiliari
I colori ausiliari: viola, marrone, nero e grigio (5, 6, 7 e O)
sono in categorie piuttosto differenti. Il nero ed il grigio, strettamente
parlando, non sono affatto colori: il nero è la negazione
del colore e il grigio - del test - è completamente neutro
e acrornatico. Il viola è una mescolanza di blu e di rosso,
mentre il marrone è una mescolanza di arancio e nero che
dà una coloritura scura, relativamente priva di vita (qualche
volta il marrone è classificato anche come 'acromatico' sebbene
questo non. sia strettamente corretto). La preferenza per qualcuno
del tre colori acromatici: nero, grigio e marrone, può essere
presa come indicativa di un'attitudine negativa verso la vita; questo
sara più pienamente apprezzato nello studio del capitolo
sull' 'ansia'.
Né il marrone, né il viola sono psicologicamente colori
primari ma furono scelti per il test dopo un gran numero di tentativi
e di errori, in quanto colori rappresentativi di caratteristiche
diverse da quelle che l'individuo dovrebbe normalmente porre nell'area
funzionale del test dell' indifferenza, o addirittura rigettare,
ma che invece si trovano frequentemente manifestati in modo esagerato
e spinti avanti verso l'inizio della serie a spese di uno qualsiasi
dei colori base.
Un intento aggiuntivo offerto dall'inclusione dei quattro colori
ausiliari è di aumentare la utilità globale del test,
aggiungendo quei colori aventi applicabilità universale,
così da espandere il campo che gli stessi colori base coprono.
Questo permette di dare un significato più chia ramente definito
aII'assegnazione del colore nella serie.
Max Lusher "Il test dei colori" (1969),
Astrolabio - Ubaldini, Roma, 1976, pagg. 25 - 29
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