GESTIRE I CONFLITTI (scheda)
  1. Natura ed eziologia del conflitto
    • definizione di conflitto
    • conflitto come frizione fra diversità (teoria del campo)
    • conflitto come struttura della psiche, della società e della storia (equilibrio e conflitto, stasi e movimento)
    • conflitto come particolare tipo di comunicazione
  2. Tipologia dei conflitti
    • conflitto: intrapsichico, interpersonale, di ruolo, gruppale, intergruppale, interorganizzativo, sociale
    • conflitto distruttivo
      • posizione depressiva e posizione persecutoria (subalternità vs.ostilità)
      • nemico e competitore
    • conflitto costruttivo
      • amico e collaboratore
  3. Riconoscere i conflitti nei piccoli gruppi
    • Il conflitto distruttivo può essere riconosciuto dalla presenza dei seguenti sintomi:
      • Competizione -- competizione fra i membri del gruppo.
      • Attenzione ai benefici del singolo -- i membri del gruppo sono più interessati ai loro benefici individuali rispetto a quelli del gruppo o dell'azienda.
      • Approccio "win-lose" -- le decisioni e le soluzioni formulate sono a beneficio solo di uno o pochi membri del gruppo.
      • Clima chiuso -- il gruppo non accetta commenti o spunti da persone che non fanno parte del gruppo stesso.
      • Comunicazione sulla difensiva -- permolosità; resistenza al cambiamento (i membri del gruppo vedono ogni nuova idea o suggerimento come una minaccia al modo corrente di fare le cose).
      • Attacchi personali -- i singoli sono resi ridicoli (o oggetto di sarcasmo) per esprimere le loro opinioni o suggerimenti.
    • Il conflitto costruttivo può essere riconosciuto dalla presenza dei seguenti sintomi:
      • Cooperazione -- i membri del gruppo lavorano volentieri assieme; partecipano attivamente; è presente dialogo e rispetto reciproco; si respira un'aria di positività e costruttività.
      • Attenzione ai benefici del gruppo -- i membri del gruppo concentrano la propria attenzione sugli obiettivi del gruppo e non semplicemente a quelli del singolo.
      • Approccio "win-win" -- le decisioni prese e le soluzioni identificate sono a beneficio di tutti i membri del gruppo non solo del singolo o dei pochi.
      • Clima aperto -- i membri del gruppo accolgono suggerimenti e spunti che provvengono da persone esterne al gruppo stesso.
      • Comunicazione di supporto --  le persone sono sinceramente interessate alle idee ed opinioni degli altri membri del gruppo e per questo si adoperano attivamente per ascoltare con empatia e fornire feedback costruttivo.
      • Attenzione ai contenuti -- tutte le opinioni e suggerimenti sono valutate facendo riferimento alla loro efficacia nell'aiutare il gruppo a raggiungere i propri obiettivi.
  4. Stili di gestione dei conflitti
    • PESCECANE - Competitivo, assertivo, non collaborativo. Persegue i suoi obiettivi a spese degli altri. Usa tutto il potere che ha.
    • ORSACCHIOTTO - Accomodante, non assertivo ma cooperativo. Rinuncia a suoi desideri e bisogni a favore di quelli altrui.
    • TARTARUGA - Sfuggente, non assertivo nè cooperativo. Non persegue obiettivi nè propri nè altrui. Rimanda e ritarda.
    • VOLPE - Media e cerca compromessi, che soddisfini parzialmente le parti.
    • GUFO - Collaborativo. Si impegna per soddisfare i bisogni propri ed altrui. Trova alternative creative per entrambe le parti
  5. Gestione conflitti
    • come parte (spersonalizzazione, posizione genitale, crescita)
    • come terzo (neutralità, equidistanza, empatia)
    • come responsabile (moderazione, valorizzazione diversità, visione dell'intero)
  6. Trucchi
    • trovare un terreno condiviso
    • valorizzare il conflitto, ma regolarlo (apertura e regole, come nello sport)
    • dare tempo per elaborare, ma anche scadenze per decidere
    • puntare alla somma positiva per l'intero (=+3)