1°
Convegno Italiano Psicologia di Comunità Psicologia
del Territorio
In
Italia i servizi socio-sanitari sono in fase di transizione
sia dal punto di vista legislativo ed amministrativo che
da quello ideologico. Questa situazione crea difficoltà
e tensioni a vari livelli. Si sta infatti passando da un
tipo di organizzazione assistenziale e curativa centralizzata,
formata da servizi separati fra loro e orientati alla cura
e alla riabilitazione, ad un tipo di organizzazione decentrata
nel territorio in unità socio-sanitarie che dovranno essere
gestite attraverso la partecipazione degli utenti e orientate
alla prevenzione del bisogno e della malattia. Questa fase
di transizione viene vissuta dagli operatori, soprattutto
dagli psicologi che lavorano nel territorio (C.S.Z., C.I.M.,
Dispensari, Consultori, SMAL ecc.) come una realtà nuova
in cui operare senza formazione professionale adeguata,
senza supporti scientifici e tecnici. LArips e il
Comitato Promotore della Divisione di Psicologia di Comunità
SIPS promuovono il 1° Convegno italiano di Psicologia di
Comunità perché le considerazioni sulla situazione di disagio
nella gestione del territorio si inseriscano in unanalisi
concreta della realtà della psicologia di comunità nel nostro
Paese. Infatti, nonostante le difficoltà inerenti alla formazione
professionale, collegate ad una tradizione accademica ben
lontana dai temi in questione (in effetti il termine psicologia
di comunità ci viene dagli USA, dove esso contraddistingue
sia programmi di formazione specifici a livello universitario
che tutta unarea di intervento tecnico nel territorio)
la psicologia di comunità o del territorio si sta muovendo
anche in Italia, comincia ad utilizzare tecniche specifiche
come la ricerca sul campo, la misurazione del clima sociale
di enti e istituzioni, la misurazione dei bisogni, la ricerca-intervento,
ecc
Tutto ciò avviene in modo scollegato, da
parte di operatori isolati, senza una base teorica e tecnica
condivisa e discussa a sufficienza. Il convegno che Arips
promuove è quindi la prima possibilità a livello nazionale
per gli psicologi del territorio di iniziare un lavoro comune
di elaborazione teorica, metodologica e tecnica della psicologia
di comunità, cioè della psicologia applicata alla comunità
come spazio cruciale per leducazione, la terapie e
la riabilitazione. Il convegno è aperto a tutti gli operatori,
anche non psicologi, che si riconoscono nelle connotazioni
teoriche e politiche della psicologia di comunità.
Il
convegno è previsto per il 30 giugno 1979 e vi prenderanno
parte: G.Contessa, D.Origlia, D.Francescato, G.Bulgarini,
C.Cominacini, R.Martini, P.Tranchina.
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