20
ANNI DI LAVORO
. CONCLUSIONE IN BELLEZZA
Un
anno di festeggiamenti finisce
. e ne inizia uno nuovo!
di Margherita Sberna
Come
accade ad ogni fine anno, anche per noi è tempo di bilanci
e di nuovi propositi particolarmente importanti perché
segneranno il prossimo ventennio dellAssociazione.
Lautunno ha registrato le ultime quattro manifestazioni
previste dal calendario dei festeggiamenti. La prima, relativa
alla Scuola, è stata realizzata a Pomigliano dArco,
dove lAssessorato alla Città Educativa di ha messo
a disposizione la Biblioteca e dove i fratelli Testa, colleghi
ed amici del CISDIG ci hanno preparato unaccoglienza
festosa e dei partecipanti entusiasti che hanno rinunciato,
nonostante il caldo, ad una giornata al mare per condividere
con noi riflessioni e considerazioni sulla scuola a cavallo
fra i problemi di sempre e le proiezioni sul futuro.
Ad
ottobre a Mantova, nella elegante sala degli Stemmi resa
disponibile dallAssessore ai Servizi Sociali, si è
svolto lincontro sul lavoro sociale nel terzo millennio.
Nonostante il programma un po cambiato per problemi
organizzativi, il confronto è stato di grande interesse,
di fronte ad auditori attenti ed interessati, da sempre
coinvolti sul territorio. Ci siamo sentiti in sintonia e,
una volta di più, le rappresentanti di AssNAS e dellOrdine
degli Assistenti Sociali della Lombardia hanno confermato,
con i loro interventi, la correttezza del percorso che stiamo
seguendo.
Curioso
ma proiettato decisamente sul futuro è stato lincontro
sul Ciber T-group: nellora della telematica
e del tele-lavoro, di Internet e del Villaggio Globale,
occorre che anche la formazione si adegui alle nuove esigenze
e modifichi i suoi approcci. Fare un T-group virtuale è
possibile? Si possono ottenere gli stessi esiti anche se
mancano i corpi? E certo un momento di transizione
perché, se è vero quello che dice Bill Gates, quando saranno
disponibili le autostrade informatiche, le connessioni
si potranno moltiplicare e sicuramente ci si potrà vedere:
limmagine senza il corpo non è tutto, ma certo è
un ulteriore avvicinamento alla situazione classica della
formazione autocentrata.
Infine,
la giornata sulle nuove frontiere della psicologia della
salute ha chiuso in bellezza i festeggiamenti: grazie alla
partnership della Croce Rossa Italiana Ispettorato
Volontari del Soccorso i lavori sono stati avviati
con la presenza del Prefetto e del Questore di Brescia e
del Direttore della Scuola di Polizia, che ha ospitato lincontro
nella sua Aula Magna, oltre al Presidente Provinciale e
ai rappresentanti regionali della CRI. Un pubblico molto
attento e motivato (nessuno se ne è andato benché la chiusura
dei lavori si sia protratta oltre lorario previsto),
ha condiviso con i relatori stimoli che hanno aperto scenari
di intervento ancora poco noti sia agli psicologi che a
coloro che si occupano di sociale e di prevenzione nel senso
più ampio.
E
stata sicuramente la conclusione appropriata e molto coinvolgente,
anche perché cadeva esattamente nel giorno di fondazione
dellAssociazione e gli argomenti trattati sono di
importante stimolo per i prossimi 20 anni.
Questanno
ci ha portato fortuna: è servito per celebrare un percorso
ambizioso e per consentire di ritrovare il tempo per studiare
e confrontarci; ci ha permesso di riincontrare vecchi amici
e compagni di strada, ma anche di avviare nuove relazione
e rapporti; ci ha portato nuove possibilità di lavoro e
anche nuovi allievi, importante possibilità di durare
nel tempo e anche di fornire nuove risorse nel settore
della formazione, nella speranza che qualcuna di esse, almeno
per un po, si fermi con noi e contribuisca ai prossimi
20 anni di storia. Il nostro è un lavoro stimolante e insieme
molto gratificante, ma anche caratterizzato da molti elementi
di rallentamento e di difficoltà: chiedere di cambiare non
rende molto popolari e fondarci lattività di sussistenza
non sempre risulta essere una scelta vincente. Ma noi di
Arips amiamo il rischio e le difficoltà o, forse, non sopporteremmo
una vita abitudinaria e tranquilla e dunque amiamo il nostro
mestiere. In ogni modo siamo soddisfatti delle nostre scelte
e anche contenti che molti in giro per lItalia condividano
alcuni dei nostri interessi. Siamo contenti, benché alcune
delle manifestazioni previste non si siano potute realizzare:
a volte è stata colpa dellorganizzazione;
a volte, forse, della scelta infelice della data; o della
incompatibilità dei relatori invitati; o di
una carenza di interesse. Ma noi non demordiamo. Certo uno
dei problemi che abbiamo incontrato in questi primi 20
anni è derivato dallessere sfasati rispetto
al contesto in cui viviamo e lavoriamo. Alcuni degli argomenti
che abbiamo trattato o che ci interessavano non riscuotevano,
in certe occasioni, linteresse dei nostri potenziali
utenti e clienti e, a volte, erano fuori tempo per gli stessi
soci. A volte erano altri bisogni impellenti rispetto alle
esigenze intellettuali e noi stessi di Arips in qualche
momento avevamo difficoltà a conciliare la quotidianità
con le speculazioni teoriche. Anche questo fa parte degli
apprendimenti e sottolinea lestrema importanza, una
volta di più, della diversità come elemento di ricchezza
e di crescita collettiva. Si
tratta dunque per il futuro di essere più attenti ascoltatori
e osservatori della realtà in cui siamo immersi e degli
uomini in mezzo ai quali viviamo e, daltra parte,
di continuare a sognare, a riflettere, a pensare, a ricercare.
Così che siamo in grado di individuare i percorsi più adeguati
ma anche più significativi. Questanno è servito anche
a questo e perciò dobbiamo ringraziare tutti quelli che,
con ruoli diversi, hanno collaborato con noi per festeggiare
il compleanno di Arips:
-
organizzazioni, enti, istituzioni, comunità, associazioni,
ecc..
-
relatori, colleghi, amici
-
auditori/partecipanti/soci.
Ciò
che forse è mancato è una festa con un brindisi collettivo,
di buon augurio per il futuro: potrebbe essere un buon inizio
per il prossimo anno e per il Terzo Millennio.
A
tutti un grazie di cuore da tutto il Consiglio Direttivo.
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