LA
FORMAZIONE PSICOLOGICA
Insegnamento della psicologia e formazione di skills psicologiche
/ Università
di Padova, 24 novembre 1992
Il
fenomeno della formazione psicologica ha assunto proporzioni
rilevanti nel comparto extra-accademico. Sono migliaia i
corsi e seminari che presentano segmenti o fasi centrati
sullinsegnamento di concetti e teorie psicologiche
o finalizzati allo sviluppo, quando non al cambiamento,
di skills psicologiche che coinvolgono aree della personalità
e del comportamento individuale. Molti di questi corsi e
seminari si realizzano in ambiti aziendali o interaziendali;
moltissimi si attuano nel settore sociale: scuola, sanità,
Enti Locali, assistenza, volontariato.
Non
sempre linsegnamento o la formazione esplicitano la
loro appartenenza al territorio psicologico. Le denominazioni
sono spesso diverse e lontane dallimmediato riferimento
psicologico, e basta citarne alcune:
comportamento
organizzativo
|
stress
lavorativo
|
leadership
|
dinamiche
di gruppo
|
dinamiche
organizzative
|
supervisione
dei casi
|
motivazione
|
consulenza
dei processi
|
valutazione
del potenziale
|
analisi
transazionale
|
psicodramma
|
programmazione
neuolinguistica
|
atteggiamenti
|
orientamento
attitudinale
|
creatività
|
dinamiche
negoziali
|
sensibilizzazione
|
eccetera
|
|
|
Malgrado
le differenze delle definizioni resta indiscutibile che
le teorie di riferimento, le tecniche, gli approcci usati
in queste fasi dei processi formativi sono quasi esclusivamente
di origine psicologica (psicologia del lavoro, psicologia
sociale, psicologia generale o psicoanalisi).
Tutte
queste teorie vengono insegnate e tutte queste skills vengono
trattate da formatori o sedicenti tali. Ora, nessuno si
sognerebbe di chiamare come docente di economia un medico,
o come docente di diritto un ingegnere: perché questi contenuti
e queste skills vengono affidati a chiunque?
Le questioni
che lincontro intende affrontare sono tre:
1
Esiste in atto un processo per la definizione e selezione
del ruolo del formatore, e in particolare per il ruolo del
formatore impegnato nellinsegnamento di contenuti
psicologici o nel trattamento di skills psicologiche?
Cosa fa lAIF in proposito?
E giusto che certa formazione sia affidata a chiunque
senza discriminazioni e controlli?
2- Esiste
in atto un processo da parte della SIPS per definire e tutelare
il campo da riservare nella formazione agli psicologi?
E
giusto, ma soprattutto è possibile, rivendicare ai soli
psicologi la possibilità di agire in erte aree psicologiche?
3- Non
sembra utile e giusto procedere verso una qualche forma
di certificazione o regolamentazione del ruolo dei formatori,
specie se impegnati sul fronte psicologico? Quale authority
potrebbe farsi carico del problema? In assenza di qualche
normativa, almeno deontologica, non è possibile ipotizzare
il rischio di un grave contenzioso, dopo che lOrdine
degli psicologi sarà attivato?
Lincontro,
organizzato da ARIPS col patrocinio della SIPS, e la cortese
collaborazione dellAIF e dellUniversità di Padova,
si svolgerà secondo la formula della tavola rotonda seguita
da un dibattito coi partecipanti.
La tavola
rotonda sarà condotta dalla dott.ssa Margherita Sberna (Presidente
Arips) e prevede un confronto tra il dott. Guido Contessa
(senior Arips), il prof. Enzo Spaltro (Presidente Sips)
e il dott. Renato Teti (Consigliere AIF). Lincontro
sarà aperto dal prof. Vincenzo Majer (docente di Psicologia
del Lavoro presso lUniversità di Padova).
Lincontro
è fissato per il giorno 24 novembre 1992 dalle ore 9,30
alle ore 13 presso lUniversità di Padova, p.zza Capitaniato
3.
|