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Chat sul futuro tenuta giovedi 11 Novembre 2004 (ore 21-22,30)
 
<GC> Buonasera: sono in ritardo? Il mio fa le 21 ora
<V.Gucci> anche il mio....buonasera
<ErreEffe> Buonasera
<Cristina> Il mio le 21.07 ma una altro le 21.03. Buonasera
<Luciano> ciao a tutti
<GC> Sono lieto di incontrarvi: dovremo essere una decina. Speriamo che il server tenga!
<aerre> ciao
<VS> ciao, in fondo anche il tempo è una convenzione! basta "convenzionarsi"
<m-Sberna> 'sera a tutti
<GC> Visto che siamo gia' abbastanza, inzierei con una rilfessione che ho fatto di recente: il "futuro" e' nato con la Modernita'. Prima era profezia, fato o ciclo. Non c'erano le previsioni: il mondo era ciclico oppure in mano al fato
<V.Gucci> C'erano i profeti, gli indovini, gli aruspici: specie di maghi
<GC> Il futuro o era una ripetizione del presente o era un caso, mai un progetto
<Luciano> ma non c'erano molti elementi per fare previsioni
<GC> Si' ma i progetti non erano importanti: il futuro nasce col costruttivismo dell'industrialesimo
<ErreEffe> al massimo un progetto con molti gradi di vincolo (es.le stagioni) e a breve termine
<VS> quindi sembrerebbe un concetto non "naturale" ma sovrastrutturale
<GC> Il futuro costruito, il progetto, ha a che fare con l'Umanesimo e con la centralità del Soggetto
<aerre> Vs... l'ultima marxiana?!
<GC> Be' tutto il tempo è un concetto: esiste in natura?
<m-Sberna> secondo me si, come sequenza di eventi. Secondo me è la pwercezione della fine/morte che ha cambiato la situazione
<V.Gucci> cioe'?
<m-Sberna> che il tempo passa, le cose cambiano , si evolvono, ecc. mi pare in natura evidente...
<aerre> a giudicare da come la gente si dà da fare ...parrebbe di sì sembra di essere in un mondo in cui si lotta contro il tempo (morte?)
<m-Sberna> gli esseri umani col velocizzarsi della sequenza (da quando qualcosa esiste a quando non esiste più) ...
<VS> "Siamo tutti nati nel passato e moriremo tutti nel futuro" (non è mia)
<mSberna> pensiero troppo complicato!
<GC> A me sembra che noi creiamo il tempo chiamando passato quello che ricordiamo e futuro quello che speriamo
<VS> (o che subiamo?) questo ultimo pensiero di Guido mi convince
<GC> L'individuo crea il tempo e l'umanesimo ha creato il futuro come costruzione
<V.Gucci> Ora pero' siamo nelle era post-moderna: come la mettiamo?
<mSberna> in poche parole credo che siamo noi esseri umani, come osservatori, che temendo la ns fine, ci preoccupiamo di "riempire" il ns spazio di esistenza
<Cristina> la lotta contro il tempo e il progetto fanno perdere di vista la bellezza dell'abbandono nel senso di abbandonarsi
<GC> neomisticismo?
<aerre> no TAO!
<ErreEffe> per me la questione critica sta nel fatto che la percezione di futuro si è "schiacciata" nella tecnica
<GC> Ma la tecnica e' futuro: v. fantascienza
<ErreEffe> La tecnica si evolve per definizione, ma manca il sogno
<V.Gucci> sogno rimanda alla profezia, non al progetto
<ErreEffe> non ne sono convimto
<VS> la tecnica si evolve per progetto che, in alcuni casi, può anche includere un sogno
<mSberna> non x fare il "bastian contrario" o l'ignorante, ma x me del tempo e del futuro si è
cominciato ad occuparsi quando è nata l'agricoltura
<GC> ma per futuro non possiamo intendere la prossima stagione
<Luciano> sono daccordo ci affidiamo ad una visione del futuro solo come sviluppo della tecnica
<V.Gucci> o le prossime elezioni..
<mSberna> seminare x consentire di vivere anche domani con sicurezza
<GC> era sempre un diametro annuale
<Cristina> non solo annuale: da come tieni la terra ti assicuri che possa essere coltivata anche in futuro (così diceva un contadino che conosco), che possa essere fertile e , se te ne vorrai liberare, vendibile
<GC> Va bene, non vi piace l'ancoraggio del futuro alla Modernita'....Provo a dirla diversamente. Il
futuro nasce con la scoperta dell'indeterminismo. Si pensa al futuro come progettabile se non lo si pensa obbligato a ripetersi
<Cristina> oppure come in parte progettabile, in parte no
<VS> perchè è così importante stabilire una data di nascita del futuro?
<GC> Perche' voglio stabilire il nesso futuro-umanesimo-libertà-soggettività-indeterminismo-costruzione
<Luciano> secondo me futuro significa anche un sogno, una visione del mondo
<V.Gucci> qualcuno dice che la visione del futuro dipende dalla conoscenza del passato
<VS> ma se all'inizio della catena ci mettiamo presente pensate che non funzioni?
<ErreEffe> mi viene in mente 1984 di Orwell
<GC> l'affermazione di Gucci è molto frequente ma secondo me nasce dalla disinformazia: è il futuro
che produce il passato!
<ErreEffe> chi controlla il passato, controlla il futuro,... chi controlla il presente, controlla il passato
<V.Gucci> piano piano fatemi capire
<GC> legare il futuro al passato è tipico della conservazione: il futuro è discontinuita', nascita, emergenza
<Cristina> ma è il presente, secondo me, che tiene insieme tutto
<GC> il presente.... è un dono sentirlo, lo viviamo.... ma sentiamo piu' facilmente ricordi o speranze
<Luciano> in che senso è un dono il presente
<V.Gucci> il presente è un dono: non a caso di chiama cosi' (citazione non so di chi)
<mSberna> nella ns. esperienza i giovani hanno difficoltà a pensare il futuro, mentre crescendo/ invecchiando mi parrebbe quasi una consuetudine
<V.Gucci> anch'io registro una generale perdita di futuro
<Luciano> hanno difficoltà perchè sono ancorati ad un certo tipo di passato
<GC> Bravo Luciano, volevo arrivare qui
<Luciano1> il passato controllato
<VS> chi, i giovani sarebbero ancorati al passato?
<GC> La defuturizzazione della nostra cultura dipende dal ritorno del determinismo: cioè dalla perdita
di liberta'
<GC> si' MV, nel senso che sentono che tutta va come deve andare scivolando dal passto a futuro
senza rotture
<V.Gucci> non abbiamo futuro perche' non abbiamo liberta'?
<GC> esattamente
<ErreEffe> non faccio fatica a sposare questa ipotesi
<VS> per me passato è uguale a memoria, mi sembra che i giovani difettino da questo punto di vista...per questo non mi sembra che siano ancorati al passato
<mSberna> e se fosse che i giovani pensano poco al futuro xchè ne hanno tanto davanti?
<Luciano> invece secondo me i giovani pensano al furo uguale al passato .......al futuro uguale al passato
<GC> Il passato e' una narrazione bella o brutta secondo come viviamo il presente e il futuro. Chi ha molto futuro non racconta di un bel passato come fanno quelli che non hanno futuro
<VS> ma state dicendo che la "memoria" non lascia traccia? parlo di memoria collettiva
<V.Gucci> la memoria collettiva mi sembra un romanzo non un ricordo
<ErreEffe> forse che la memoria è labile e si "colora" diversamente rispetto alla percezione del
presente e la proiezione del futuro
<VS> infatti quando è cominciata la guerra in Irak in pochissimi ricordavano che quella terra una
volta era stata la Mesopotamia!
<mSberna> !data la scuola italiana, non darei x scontato che tutti lo sapessero!
<aeree> senza i racconti di mio padre oggi non sarei contro ogni guerra
<Criss> anche per me è così
<ErreEffe> io non sono convinto che i giovani pensino poco al futuro; forse però è aumentata la
paura della discontinuità
> questo va bene per te aerre, ma la frase potrebbe essere usata anche da Bush
<Luciano1> mio padre era un militare, ma era contro le guerre
> l'orizzonte temporale della politica, dei giovani, dei media, di tutti noi raramente supera il
semestre
> anche i managers pernsano solo alla cadenza del bilancio annuale
<Luciano1> per i giovani non vogliono "rotture" con il passato, mentre invece il futuro si
costruisce con le discontinuità con il passato
> Forse perche' le rotture col passato sono severamete punite
<VS> e se fosse che i giovani non pensano al futuro proprio perchè non hanno passato? poi, da quello che diceva Guido e che io condivido, il non pensare al futuro non parrebbe
una prerogativa dei giovani
<Criss> si, in effetti
<V.Gucci> la cultura giovanile, come quella adulta, e' tutta ripescare vintage, Beatles, moda
anni70....
<Luciano1> sicuramente anche dei politici
<GC> Il futuro muore sempre insieme alla libertà di pensare, agire, progettare la diversità in cambio siamo inondati dalla retorica passatista: commemorazioni, inni, marce, elezione di
santi, ricostruzioni storiche: il museo ha il sopravvento sul laboratorio
<Luciano1> sono daccordo: laboratorio come sperimentazione
<GC> l'idea di esportare la democrazia è da fine della storia e del futuro: congelamento del passato
<V.Gucci> un pianeta politicamente congelato sulle regole del 1946
<VS> assistiamo anche al pullulare di "musei interattivi", se fosse il tentativo inconsapevole di
agganciare il passato al futuro?
<mSberna> certo "inventare" richiede più energie (di tutti i tipi), mentre x i musei c'è materiale a
bizzeffe!
<ErreEffe> ma è una interazione che si basa spesso sulla pura replicazione
<GC> sembra più l'idea di "vendere" il passato rendendolo amichevole
<aer> mi piace: tentativo e inconspevole
<VS> bhe, se fosse un progetto consapevole non saremmo qui a dibattere oppure avremmo
trovato la soluzione
<GC> Stiamo arrivando alla fine e vi ricordo che la prssima chat sara' sulle tecniche al futuro. Qualcuno vuole dire un pensiero in chiusura?
<mSberna> il laboratorio non garantisce i risultati, nonostante la perfezione del progetto
<VS> in realtà siamo partiti dando per scontato che "l'assenza di futuro" sia un disastro, non so
se proprio per tutti è così scusa, Guido, stavo scrivendo e non ho visto il tuo invito
<Luciano> mi piace pensare al futuro come un qualcosa pieno di incertezze
<aer> è vero! si può vivere senza... futuro
<GC> puoi vivere bene senza futuro se a) hai un reddito ultragradevole b) ami la ripetizione c) non
vuoi crescere d) non ti serve la liberta'
<mSberna> è stato un incontro piacevole e dotto.... non so xchè ma mi viene in mente "l'araba
fenice"
<Gucci> vi sono grata per la serata: spero che la prossima sia altrettanto stimolante
<Luciano> anche per me è stata una serata bella
<VS> a proposito di citazioni (o forse per vicende personali) mi è venuto in mente Epicuro... "Non bisogna temere la morte, perchè quando ci siamo noi lei non c'e'... e quando lei c'è noi oramai non ci siamo più"
<mSberna> bella!
<Criss> saggio
> Temere il futuro è temere la morte o temere la vita?
<ErreEffe> per me più temere la vita che la morte
<aeres> et et
<GC> con questo pensierino vi saluto tutti cordialmente e vi ringrazio....al prossima!
<VS> è una bella domanda, potremmo usarla come compito a casa per l'avvio della prossima chat
<aeres> 'notte a todo el mundo
<Luciano> ciao a tutti
<Criss> ok, Saluti a tutti e alla prossima
<ErreEffe> grazie per lo scambio molto interessante e la bella serata, buona notte!
<VS> grazie, buona notte a tutti e un bacio agli amici
<aeres> e amiche
<mSberna> condivido e saluto

Partecipanti:

ErreEffe
Cristina
V.Gucci
M.Sberna
L.Vacca
G.Contessa
Aerre
VS

 

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giovedi 2 dicembre 2004
"Futuro della Psicologia"
(ore 21-22,30)