Kurt Lewin ha
lasciato in eredità alla Psicologia, oltre ad importanti
strumenti come il T-Group e l'Action-Research, un paradigma
concettuale molto generativo: la Teoria del Campo. Tutta
la vita e la ricerca di Lewin sono state sempre ispirate
all'istanza di intervenire nella questione ebraica e nei
conflitti inter-razziali in genere. Dopo il Convegno per
il 50° anniversario della morte, ARIPS vuole esplorare
la vitalità del pensiero lewiniano in relazione ai
problemi politici e sociali odierni.
La Politica
oggi è in una condizione paradossale: al centro del
dibattito per la sua assenza. Da una parte si denuncia il
declino della politica, accelerato dalla globalizzazione
e da un'apparente "fine della Storia". Dall'altra
è evidente una levitazione del dibattito politico,
quasi l'incubazione di uno stato nascente ancora alla ricerca
di un centro da cui irradiarsi. La psicologia, e in particolare
l'approccio lewiniano, hanno qualcosa da dire sulle questioni
della polis oggi?
Il Futuro è
il paradigma rimosso del XXI secolo. L'intuizione ci spinge
a vedere un legame tra questa rimozione e la "crisi"
della politica. Possiamo recuperare questa dimensione temporale
a partire da "una teoria del campo futuro"?
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