* Identificazione: dal lavoro all'attività
L'Evo Immateriale non definisce più la persona per
il posto che occupa (lavoro) ma per l'attività che
svolge, perché il lavoro diminuisce, la vita si allunga,
la penuria è stata sconfitta.
* Tempo Libero e Impegno comunitario come attività
identitaria
L'identità dei soggetti è costruita sulla
tipologia di impegno espressivo nel tempo libero e nella
gestione della cittadinanza, perché l'identità
come la comunità sono un costrutto e non un dato.
* Dal lavoro quantitario all'attività qualitaria
Sindacati, partiti e studiosi del lavoro hanno sempre concentrato
la loro attenzione sull'orario di lavoro, la retribuzione,
le garanzie, cioè su elementi di quantità
tipici della civiltà della penuria. Pochi si sono
interessati alla qualità del lavoro, che risiede
soprattutto nel senso che un'attività possiede (senso
sta per significato simbolico e valore).
* Dal lavoro dipendente, parcellizzato, materiale all'attiità
imprenditiva, integrata, immateriale
Il lavoro moderno, atomizzato e subalterno (reificato),
diventa nell'Immaterialesimo un'attività globalizzata
e soggettiva (smaterializzata).
* Il lavoro con le mani, l'impiego col cervello, l'attività
con il socius
Il lavoro come fatica manuale (Vulcano), passa all'impiego
intellettuale (Atena) e infine si trasmuta in attività
sociale (Mercurio): dalle fucine alle biblioteche all'informazione/connessione.
* Il lavoro per le cose, per le idee, per l'altro
Il lavoro trovava il suo senso nel possesso, poi nello sviluppo
ed in futuro nella relazione con l'Altro, inteso non più
come oggetto recipiente, ma come soggetto percipiente.
* Lavoro sociale significa lavoro col socius
Mentre il lavoro manuale pensava al mercato e all'acquirente,
il lavoro intellettuale puntava al sapere ed al cliente,
il lavoro sociale punta alla relazione (legame) ed al partner/concittadino
(la riduzione di sociale ad assistenziale è la negazione
dell'autonomia dell'altro).
* Proletari, ideatari, comunitari
I possessori della sola prole hanno creato la rivoluzione
industriale; i detentori del sapere hanno favorito la rivoluzione
scientifica; gli operatori del sociale potranno favorire
il passaggio all'Era della nuova negozialità comunitaria.
* La responsabilità dell'avanguardia
I lavoratori del sociale sono al centro dell'Onda del nuovo
secolo ed hanno la responsabilità della rivoluzione
civica, se sapranno esprimere coraggio, fantasia e competenza.
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