Il concetto dì comunità terapeutica"
è la sintesi di elementi contradditori non ancora
pervenuti ad una sintesi equilibrata e soddisfacente né
nei fondamenti teorici, né nella prassi operativa.
La situazione può essere comprensibile, data la brevità
dellesperienza, ed i contrasti in orizzontale
fra gli operatori, da un lato, i teorici dallaltro,
i legislatori dallaltro ancora.
Esistono però delle costanti e delle ambiguità
che sono presenti in tutte le comunità terapeutiche
e che ne hanno segnato l'esistenza nel bene e nel male.
Su di esse occorrerà lavorare per entrare più
sicuri nel secondo Millenio.
Perbenismo e lavoro
Col primo termine mi riferisco alla discriminazione fra
bene e male -connessa alluso di droghe- che determina
praticamente la nascita delle comunità. Col secondo
penso al lavoro come attività di scambio, in cui
ad una prestazione corrisponde un compenso concreto.
Società ambigua e ambivalente
I parametri di riferimento che rendono accettabili i comportamenti
umani sono strettamente connessi alla cultura e ai costumi
della società in cui si vive. Dunque si evolvono
nel tempo e sono frutto di consuetudini di vita che si modificano
attraverso l'interazione. In più. ad aggravare la
situazione, la società normativa in molte
sue manifestazioni, non offre modelli, come se le affermazioni
di principio fossero più importanti delle azioni.
Prestazione professionale e implicazioni emotive
II contesto concettuale e concreto della comunità
richiama rapporti interpersonali significativi; la prestazione
professionale impone una distinzione e una separazione dellaspetto
personale. Ma il tipo di attività che si svolge nelle
comunità terapeutiche richiede, per avere successo,
luso in termini professionali della propria emotività.
Diversità individuali e normative uguali per
tutti
L'individualità di ciascuno non solo va rispettata,
ma va valorizzata e riconosciuta come risorsa per la persona
in se stessa, ma anche per tutta la comunità. Ma
è pur vero che regole uguali per tutti sono necessarie
alla convivenza ed al rispetto reciproco. Dove stanno i
confini fra le due zone?
Costrizione iniziale e motivazione per levoluzione
Le comunità terapeutiche avrebbero certo meno utenti
se non esistesse un sistema coercitivo di reclutamento.
Ma soltanto nel caso in cui si riesce a trasformare questa
situazione di partenza in desiderio di apprendimento, di
evoluzione, di cambiamento si ottengono risultati soddisfacenti.
Valutazione e costi
La normativa tende ad evidenziare per la valutazione, soprattutto
o soltanto le questioni formali. A questa tendenza
non corrispondono investimenti economici in grado di coprire
le necessità da questo punto di vista. Le Comunità
Terapeutiche che intendono controllare anche la qualità
del loro intervento non hanno i mezzi finanziari per poterle
garantire. Ancora oggi i costi della formazione del personale
interno sono totalmente o quasi a carico delle CT. La
scelta di utilizzare personale già qualificato è
per ora quasi del tutto impercorribile per i bassi stipendi
e la precarietà delle situazioni.
PAROLE CHIAVE PER IL FUTURO
marketing = farsi conoscere, ma anche diffondere la
propria filosofìa di vita
sperimentazione = proporre iniziative educative di breve
durata a giovani in crescita o ai genitori
formazione polivalente = avvalersi di professionisti spendibili
in contesti e con funzioni diverse
apertura sul territorio = promuovere strategie di cambiamento
più ampie che coinvolgano a macchia dolio
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