Nel giro degli ultimi 2 anni, la domanda espressa dai Ser.T
nei confronti delle Comunità Terapeutiche si è
modificata profondamente.
Alla diminuzione della richiesta di programmi residenziali
pedagogico riabilitativi e/o terapeutici (finalizzati alla
risoluzione della dipendenza da sostanze in forme più
adattate, personalmente e socialmente più accettabili,
di dipendenza) corrispondono:
1. una modificazione della tipologia della popolazione dei
pazienti dei Ser.T. (polidipendenza; maggior espressività
dei problemi psichici);
2. un tendenziale invecchiamento della stessa,
3. nuove sostanze e nuove modalità di sperimentazione
;
4. la promozione degli investimenti per la limitazione
dei danni individuali e collettivi (sul versante sociale
e sanitario);
5. la richiesta di pronto intervento;
6. la valorizzazione degli interventi parcellari e specifici,
variamente assemblati e coordinati;
7. un tentativo più frequente di gestire la dipendenza
cronicizzata;
8. I risultati lusinghieri, ma parziali, degli interventi
specifici e consolidati di prevenzione.
Altri elementi che stanno per influenzare profondamente
le attività dei Servizi pubblici veneti e veronesi,
influenzano lorganizzazione e gli obiettivi dei servizi.
a) lintroduzione di budget ;
b) la dotazione di risorse, secondo i riscontri dei carichi
di lavoro delle strutture;
c) la valutazione di qualità dei Sert
d) la prima introduzione di strumenti contrattuali incentivanti,
legati alla realizzazione di progetti ed obiettivi
e) il finanziamento regionale delle progettualità
orientate dalla 309/90 e dalla progettazione regionale (Progetto
Obiettivo in corso di esame);
In tale congiuntura, anche la domanda dei Ser T. cambia
e se ne struttura una nuova, che tien conto sia delle realtà
organizzative efficaci e consolidate, che delle nuove emergenze
e dei bisogni locali maggiormente espressi.
La funzione della programmazione strategica si sposta a
livello territoriale e si integra con gli interventi delle
altre Aree (Piano di zona).
Si rende così necessario,sia su un piano amministrativo
che, e soprattutto sul piano delloperatività,
un percorso parallelo, con il passaggio dalla realtà
degli interventi in rete, alla sfida degli interventi
di rete.
Si tratta di cercare risposte coordinate ed efficaci in
campi specifici ed ancora poco praticati:
1) gli interventi di supporto e a tempo parziale:
per gli sperimentatori (segnalati, o confrontati
durante le attività di promozine e di prevenzione);
per i familiari e codipendenti;
per gli ex
2) le opportunità a bassa soglia, con finalità
di sensibilizzazione o di promozione di opzioni di cura
3) le comunità di vita e la interfaccia con la marginalità
(povertà e cronicizzazione);
4) gli interventi specifici:
> a sostegno della genitorialità e delle coppie
con figli (progetto madre - bambino)
> a sostegno della coppia ;
> a sostegno di persone con patologie multiple e complesse
(sia organiche,che psichiatriche,che sociali).
> di accompagnamento (integrativi e/o sostitutivi) durante
percorsi carcerari e/o giudiziari (con progetti che prevedano
una continuità tra il dentro ed il fuori).
> di interazione con l'espressione multietnica della
dipendenza patologica
Dal 1995, quando gli operatori del Ser T. (ora sdoppiato)
di Verona individuavano le seguenti priorità: nelle
richieste di nuovi interventi:
54% pronta accoglienza (bassa soglia ed interventi in corso
di trattamenti sostitutivi)
10% interventi serali e di fine settimana
10% recupero scolastico
15% formazione e riqualificazione professionale
10% comorbilità
6% bassa soglia stranieri
ad oggi, la prospettiva si è ancora modificata.
Risulta particolarmente significativa e urgente una sperimentazione
parallela e corresponsabile di modelli culturali ed operativi
in cui la quota assistenziale risulti minima e la quota
promozionale massima ( questo anche per i pazienti stranieri
o emigranti di ritorno).
Di fronte a queste realtà che si propongono ai singoli
gruppi operativi , alcuni da tempo, altri solo recentemente,
hanno tentato forme di integrazione operativa incoraggianti
(dallo storico dei gruppi di auto-aiuto ,ora rilanciati,
ai progetti specifici condivisi (progetti di prevenzione
- madre e bambino - Centro di prima accoglienza -gruppi
per genitori - interventi per il tabagismo , e molte altre
cooptazioni di interventi di largo respiro, necessariamente
trasversali ai Servizi pubblici , al privato sociale ed
al volontariato).
In altri termini, la sfida attuale risulta quella di approfondire
la qualità, la sensibilità e la specificità
delle offerte, senza perdere l'elasticità degli interventi,
la continuità nella confrontazione, la personalizzazione
dei contratti (di qualsiasi genere e livello siano), la
capacità di valutazione, il bilancio costi benefìci,
la spinta alla ricerca del nuovo ed alla sua integrazione,
la capacità di abbandonare ciò che non ha
più un significato.
Sintetizzando, mi sembra di individuare la tipologia di
alcuni interventi di nuova generazione che risultano
strumenti di particolare interesse:
- Programmi brevi e focali.
- Programmi integrati con interventi multipli e contemporanei
(inserimenti lavorativi - residenza notturna o fine settimana,
terapia programmata, e quantaltro possa presentarsi
necessario).
- Stage e Gruppi post Comunità terapeutica (di autoaiuto,di
counselling e pedagogici, psicoterapici);
- Programmi personalizzati sine die e comunità
di vita.
- Programmi territoriali di promozione della salute nella
comunità locale.
- Progetti preventivi pubblico (multi-agenzie)-privato sociale
- volontariato.
Molti progetti non sono citati, sia per motivi di spazio,
che per una mia minore dimestichezza.
Essi rappresentano tuttavia nellinsieme la vitalità
e la ricchezza del panorama locale.
Una opportunità di conoscenza e confronto si sta
realizzando,in effetti, negli incontri in corso, finalizzati
alla stesura di una bozza per i piani di Zona.
Resta comunque di grande utilità dover dichiarare
le priorità degli interessi e dei bisogni, dato che
l'attuale congiuntura, non permettendo sprechi, nè
eccessivi particolarismi, spinge a scelte cooptate, con
investimenti di risorse umane, professionali ed economiche
al migliore livello qualitativo possibile ( sia per gli
interventi che per i risultati )
Uno degli interessi dellincontro di oggi e di avviare
un confronto senza cattedre sulla qualità di un lavoro
che valorizza continuamente la libertà derivante
dalla parzialità e dal limite.
|