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ENZO SPALTRO (dall'intervento di E.Spaltro appunti a mano libera di M.Sberna)


Ho l'impressione che quando parliamo di scienze sociali, parliamo di qualcosa di metafisico, di qualcosa di nobile, di super extra, e che è stato trascurato e che andrebbe rivalutato. Ma non ècosì. Cos'è la società imperiale?

Guido Contessa - gli Stati Uniti, l'Europa, l' Occidente. E' evidente che vogliono dominare il mondo, come l'impero romano

Ecco. Questo è molto interessante perchè è segno che l'era imperiale è finita perchè a questo punto il sociale è un sociale fasullo. Io mi richiamo sempre all'indice di Gini. L'indice delle differenze. In pratica la forbice fra chi sta bene e chi sta male è sempre più ampia. La differenza fra ricchi e poveri è continuamente in aumento. E quindi noi abbiamo l'imperiale che c'è stato ma che non esiste più. L'imperiale è finito. Non si tratta più adesso di rivalutare le scienze sociali ma di dare un nuovo ordine per esempio una nuova catalogazione. Anche voi fate una catalogazione classica: psicologia, sociologia, pedagogia e qui avete messo fra le professioni della pedagogia il bibliotecario, il ludotecario, l'operatore della rieducazione, che già erano considerate parti di scarto delle scienze sociali.
Ora è l'epoca delle connessioni, valgono sempre di più. La connessione abolisce la differenza.
Connessioni significa far restringere la forbice fra le differenze e aumentare l'equivalenza. Abbiamo bisogno di nuova equivalenza.
Nel vostro documento (di Arips) non citate Keynes che è un economista, ma è molto più psicologo di molti psicologi laureati e abilitati.
Occorre ricatalogare il sapere in maniere diverse.
Il contrario di apprendimento è assoggettamento.
Il contrario di guerra non è pace: la pace è mancanza di guerra.
Dobbiamo rifare completamente una semantizzazione di queste pratiche, dei significati, perchè i significati dell'imperiale sono finiti.

Guido Contessa - Chi lo farà?

E' inutile stare a piangere: non potremo mai rifare "l'impero romano" americano, perchè ci sono nuove differenze, nuovi concetti.
Il sociale è finito. E' inutile stare a piangere. Non c'è più. Singapore si permette di dire che la democrazia non esiste più, non serve più. Forse hanno ragione e non ce n'è bisogno. Un tempo Singapore di fronte all'impero romano americano si metteva in fila di fronte agli Stati Uniti. Ora non più!
Un tempo si diceva che le scuole migliori erano negli USA. Ora le scuole migliori anche quelle in management, sono in Svizzera così si spostano dagli Stati Uniti per venire a studiare qui. Fine dell'era imperiale. Mi risulta difficile improvvisare su questi temi perchè necessitano di una rifondazione

Guido Contessa - ma chi fa la "ricatalogazione" se le scienze sociali sono moribonde?

Non certo le scienze sociali! Lascia stare le scienze sociali, lasciale morire. Abbiamo bisogno di altro. Cos'è il sociale: è quello che dovrebbe avvantaggiare i poveri rispetto ai ricchi, avvicinare i poveri ai ricchi, che dovrebbe ristabilire dele uguaglianze. Ci sarebbe bisogno di una nuova ricatalogazione che non è però quello che sta avvenendo oggi. La via delle scienze sociali è persa.
Sono pronto a ricredermi, se mi convincete. Però il sociale non mi dice più niente. Il giusto, la parità, la fine del dominio.
E' la connessione - di cui parla Slater: il contrario della guerra è la connessione. Occorre dare vita alla società delle connessioni, dei connettori.
Però mi interessava sapere la vostra opinione visto che siete più impegnati su questo tema.

Credo che il sociale sia stato basato su un equivoco che era USA e dunque imperiale, ma che non è riuscito a limitare le diversità, le differenze. Anzi le diversità sono aumentate. Le scienze sociali non sono riuscite in questa impresa, a diminuire la forbice. Occorre una nuova strategia . Qual è la nuova strada?

Come dare più uguaglianza? Come sostituire la società delle guerre con la società delle connessioni? Perchè questo mi consente di affrontare il tema: qual è il contrario di apprendimento? è l'assoggettamento e se tu vuoi abolirlo, devi moltiplicare l'apprendimento
Serve maggiore benessere, ma non fasullo. Come si fa ad aumentare l'uguaglianza o almeno a diminuire le diversità. Invece le diversità continuano ad aumentare.
L'indice di diversità è molto interessante ed è degli Anni Trenta. Ed è importante vedere tutte le diversità che ci sono: economiche, di salute, ecc,
Keynes è un economista . Si ritirò dai negoziati della prima guerra mondiale dicendo che le condizioni imposte alla Germania erano troppo rigide e avrebbero portato ad un'altra guerra. Cosa che è avvenuta. Cosa ne pensate?

Guido Contessa - ti seguo, ma non ho capito chi dovrebbe fare questa operazione di educazione, chi sono i soggetti che si dovrebbero occupare della formazione all'equivalenza?

Abbiamo la cultura del rifiuto. Abbiamo bisogno di capire che siamo nel Terzo Millennio, e non possiamo ragionare come nel Secondo. Abbiamo ormai modi di pensare completamente diversi. Non possiamo pensare alla Fiat per esempio, come una questione americana. Non possiamo credere che l'automobilismo sia una peculiarità degli USA. I giapponesi hanno ampiamente superato gli americani, Anche i giapponesi fanno auto, e anche meglio degli USA. e gli italiani hanno superato i francesi nel campo dei vini.
E' una battuta, però non possiamo continuare a credere alla definizione di benessere . Quello che ci è stato descritto come "benestante" , era il benessere di una classe che si è sempre più ristretta. E quello che è tragico è che la classe dominante è quella che maggiormente voluto questa restrizione.
Pensate ora alla rivoluzione informatica. Adesso si parla molto di altre cose, ma è inutile aprire altri fronti.
Non possiamo continuare a credere che quello che ci è stato descritto come benestante è quello di una classe sempre più ristretta .
Pensa alla rivoluzione informatica: ha aperto una nuova aristocrazia. Prima c'erano marchesi, duchi e baroni; ora ci sono una molteplicità di professionisti collegati all'informatica.
Pensa a quello del calcio che si è trasferito nella formazione (coach???)
C'è un autore che tutti amiamo, C. Rogers che parla di "becoming a person" , diventare una persona. Adesso si usano tutti termini inglesi, sono espressioni nella lingua del vincitore, di coloro che hanno aumentato le differenze, le distanze. Non è un caso che si parli in inglese, testimoniamo chi sono i vincitori. Perchè hanno vinto le guerre. Ma adesso le guerre non s vincono più, perchè non si possono più vincere. Non è perchè c'è la bomba atomica. Ma perchè non si vincono più da quando quattro gatti del Vietnam - con l'aiuto di Cina e Russia, è vero - hanno sconfitto gli USA e hanno messo al tappeto la più grande potenza del mondo, le guerre non si vincono più. Dunque è inutile farle! Se le guerre non le vinci, è inutile che le fai.

Guido Contessa - Le fai per vendere armi e rimpinguare i bilanci: lo sai quanto guadagnano le fabbriche di armi?! E controllano l'élite che governa .

Ok, ma questi sono i nemici. Chi fa la rivoluzione? Ci sono i sintomi - dice Pinker in un libro uscito da poco - di una diminuzione delle guerre. Le armi vengono usate sempre meno nelle guerre organizzate ad ampio raggio; sono usate solo nei conflitti locali. Ci sono nazioni senza esercito: la Costa Rica, il Guattemala, il Paraguay. Non credo nella Cina. Basta vedere Shangai: la Cina è America. Noi crediamo che si viva meglio in una società che ha meno differenze, meno diversità, meno disuguaglianze, perchè non basta più la bontà: il benessere è l'adeguarsi ad una norma. Abbiamo bisogno di bellezza, di qualcosa che inventiamo noi, non che è stto inventato da altri. ll salto è molto importante, ma è diverso fare qualcosa per dovere o per piacere.
Una volta si diceva:"chi non lavora, non mangia". Non stiamo parlando di mangiare pane e salame; parliamo di vivere nella società, di cultura, ecc.
Ora se non fai mangiare la gente non lavora. E' il contrario di quello che succedeva una volta: devi fare certe cose se vuoi mangiare. Prima lavori poi puoi chiedere di mangiare. La motivazione: quando hai trovato che non c'è, cosa hai ricavato, cosa hai trovato? Gli infortuni sul lavoro aumentano con l'aumento del benessere, non del bell'essere. L'adeguarsi alla norma.
I tedeschi non fanno la guerra perchè non gli hanno consentito di ricostruire la Wehrmacht. Se no avrebbero fatto la terza guerra mondiale. Perdendola! Perchè in questo modo loro credono di vincere. Quello che conta oggi è la bellezza, la speranza di essere dà benessere.


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Credo molto nei discorsi di Tony Negri. Il suo ultimo libro sui 4 anni di carcere è straordinario. Ma anche lui è un normativo: ci sono regole che vanno rispettate. Non è vero! Le regole si possono fare, ma solo i banditi, i maledetti, quelli di cui si parla male, sono quelli che cambiano il mondo.
Questo può rientrare in una nuova scienza sociale. I Normanni hanno conquistato tutta l'Europa a cavallo. Anche in nave, ma soprattutto a cavallo.

Hanno capito che la religione cristiana era importante e si sono convertiti e questo gli ha consentito di governare. Federico II ha messo la capitale a Palermo perchè sua madre era normanna


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Siamo fra amici e posso parlare liberamente, cosa non sempre possibile e poco frequente. Se vogliamo cambiare il mondo, dobbiamo inventare, non prendere dal passato. Non cambia il mondo il M5S. Ricordo il libro "L'uomo qualunque" di Sandro Setta. Aveva per inno "dove sta Zazà" . Proponeva cose simili. Ora è lo stesso, è quello che viene continuamente proposto: adeguiamoci, chiniamo la testa, rispettiamo, facciamo i bravi bambini. Così ci stimeranno e poi faranno comandare anche noi. Ma se tu aspetti per comandare anche tu, non funziona perchè sei assoggettato. Devi uscire dall'assoggettamento.
Questo è molto importante per me, per gente come noi che ha lavorato molto in questo campo. Uscire dall'assoggettamento è l'unica via per cambiare.