C'è un famoso detto che fa ridere i matematici:
"Cosa è la matematica? La matematica è
quell'insieme di teorie che i matematici chiamano matematica."
Cosa è la Rivoluzione? E' quell'insieme di avvenimenti
che i protagonisti chiamano rivoluzione.
L'uso di termini come Rivoluzione o Restaurazione è
poco esplicativo. Si tratta di termini inventati per definire
momenti storici in modo semplificato. La rivoluzione "democratica"
clminata con l'omicidio di Giulio Cesare è stata
seguita dall'Impero di Augusto.
La rivoluzione americana conteneva i germi del conflitto
nord-sud: guerra civile con 600.000 morti. La rivoluzione
francese è stata seguita dall'impero di Napoleone,
che ha esportato i Lumi, come gli Usa esportano la demacrazia,
rubando e massacrando. La Rivoluzione russa ha offerto
Stalin. La rivoluzione spagnola, 30 anni di franchismo.
Quella cinese ha prodotto Mao Tse Tung. La rivoluzione
di Mani Pulite ci ha regalato la 2° repubblica. La
primavera araba è sfociata in stragi e dittature.
Non cè bisogno di scomodare
Hegel
Non serve citare Hegel per dire che la storia
è la risultante dialettica di diverse forze in
conflitto. Solo che le forze in conflitto non sono rivoluzione
e restaurazione, ma libertà e diritti allargati
contro repressione e privilegi ristretti.
Le spinte verso la libertà, irrinunciabili
per uomini che Dio fa nascere liberi, e i diritti allargati
si scontrano dagli albori della Storia contro la repressione
e i privilegi ristretti alla casta al potere. E non c'è
dubbio che i primi 20 anni del XXI secolo sono caratterizzati
dal nadir (il punto più basso) delle libertà
e dei diritti.
La democrazia è un'anomalìa
storica
Quello che chiamiamo democrazia è un'eccezione,
un'anomalìa della Storia, che è piuttosto
una seguenza di regimi oligarchici, a volte mascherati
da monocrazia (regni, dittature, imperi) a volte da democrazia.
La culla della "democrazia" antica, quella greca,
non prevedeva il voto alle donne nè ai non abbienti,
in compenso prevedeva l'infanticidio dei disabili. La
"maggiore democrazia" dell'era post-bellica,
quella americana, è dominata da circoli di miliardari
e dall'industria bellica, da grappoli di parentele e vincoli
vagamente monarchici (nessun Paese occidentale si è
inventato la "first lady"- una sottospecie moderna
di regina).
La paura è da sempre l'arma
del potere
I regimi monocratici o oligarchici usano da
sempre la paura come arma alternativa alla pura violenza.
L'impero romano usava la paura dei barbari. Il Medio Evo
la paura dell'Inferno, dei Mori, dei Vandali. Nel Rinascimento
la paura dei principati, ducati e regni limitrofi. Poi
è arrivata la peste nera. Nel 700 e 800 gli Usa
sbandieravano la paura dei pellirosse. In Europa il Terrore
Francese è stato seguito dalla paura dei massacri
napoleonici e dalla Restaurazione.
Negli Anni Venti del Novecento il nemico americano era
l'alcol. Il nazifascismo ha prosperato sulla paura dei
comunisti e degli ebrei. Il secondo dopo-guerra si è
basato aulla paura del comunismo e dell'atomica, nonchè
dei "musi gialli". Poi sulla paura del terrorismo
rosso e nero. Poi ancora è arrivato il terrore
dell'AIDS, seguito dalla paura del riscaldamento globale
e della scomparsa delle bio-diversità. Il XXI secolo
è iniziato con la paura del terrorismo e dell'immigrazione.
L'ultima cavalcata del potere basata sulla paura: il Covid
19.
Molti di questi avvenimenti sono causati dal potere, altri
sono solo facilitati, altri semplicemente inventati. Ma
tutti servono alla causa della repressione e dei privilegi.
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