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LE PISTE
DI RICERCA NEL FUTURO DELL'ARIPS (2003-2007)
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Le pratiche sociali, come le abbiamo conosciute
nel XX secolo sono diventate sostanzialmente impossibili,
per motivi politici e culturali. La Formazione, la Prevenzione
Primaria, lo Sviluppo Organizzativo e Comunitario si sono
praticamente arnate nella palude del conservatorismo politico,
burocratico e culturale. Le pratiche del cambiamento soffrono
del fatto evidente che la società è quasi
totalmente rivolta alla conservazione. ARIPS dunque vuole
concentrarsi su piste di ricerca e sperimentazione che aprano
nuove strade circa i contenuti e circa i metodi di intervento.
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Il
Grande Gruppo
Le pratiche di intervento finora si sono centrate sui piccoli
gruppi come tecnologia principe del cambiamento. Non vi
è dubbio che da Lewin in poi la dimensione del piccolo
gruppo è stata centrale in tutti gli interventi di
formazione, di sviluppo, di ricerca-intervento, per motivi
che non è qui il caso di riprendere. Il difetto del
piccolo gruppo è legato anche al suo successo. La
proliferazione di questa dimensione e tecnica di intervento
non è andata di pari passo con la crescita numerica
di operatori competenti nel suo uso. Il risultato è
che ogni giorno si attivano migliaia di gruppi condotti
da operatori fantasiosi quanto improvvisati, il cui risultato
è raramente un cambiamento. A ciò siaggiunga
che le comunità e le organizzazioni raramente sono
disponibili ad avviare un lavoro che, procedendo per piccoli
gruppi, richiede del tempo. Le richieste di intervento,
quand'anche non false, sono sempre legate a tempi brevi
e brevissimi. Tutto ciò rimanda alla necessità
di esplorare il Grande Gruppo come nuova dimensione di intervento
e come nuova tenica di cambiamento. Nella storia della Psicosociologia
e della Psicologia di comunità il grande gruppo è
sempre stato un oggetto marginale. Le esperienze oggi in
atto nel mondo anglosassone, perlopiù aziendale,
hanno un taglio fra il folcloristico ed il delirante: come
proveremo presto con una ricca documentazione del panorama
mondiale. Le domande cui cercheremo di rispondere, con riflessioni
e sperimentazioni, sono:
- è possibile fare interventi
di effettivo cambiamento (nella formazione, nella prevenzione,
nello sviluppo organizzativo) che si basino sul grande
gruppo?
- Quali tecniche possono dare maggiori
risultati se il soggetto/oggetto dell'intervento è
il grande gruppo invece del piccolo gruppo?
- Il lavoro coi grandi gruppi riduce
il tempo senza ridurre il risultato?
ELENCO STIMOLI: Problemi
di formazione di un gruppo numeroso (G.Contessa) | Part
1--Enlightenment in Two Weekends - The Est Training | Building
Vision and Action Through Large-Scale Conferencing Processes
| Large Group Interventions + Scarica .pdf | Mass
Marathon Trainings1 | Description of the behavioral structure
of the training / Mass Marathon Trainings2 | Part 2--Description
of the behavioral structure of the training | Now to New
- Large Group Interventions + Scarica .pdf
| MANAGING CHANGE WITH LARGE-SCALE, REAL-TIME INTERVENTIONS
| TECHNIQUES TO MAKE LARGE GROUP LEARNING MORE ACTIVE
| BACKGROUND
AND THEORY FOR LARGE SCALE ORGANIZATIONAL CHANGE METHODS
| Grandi
Gruppi: caratteristiche e modalità di utilizzo |REVIEWING
WITH LARGE GROUPS |
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Le
Tecniche della Democrazia
Le riflessioni condotte negli ultimi cinque anni, hanno portato
molti operatori attenti a concludere che le democrazie occidentali
soffrono di una grande crisi. Appare evidente che queste crisi
non possono essere superate mediante il ricorso a forme politiche
già sperimentate nel passato. Malgrado molti ne siano
affascinati, non sembra auspicabile un ritorno alla monarchia,
alla dittatura, all'impero. Tutte queste forme storiche hanno
dimostrato anche minore efficacia della democrazia. Un'ipotesi
possibile resta quella di salvare i principi della democrazia,
modificandone pero' le forme e le modalità di funzionamento.
D'altro canto, sembra naturale che il funzionamento di una
macchina sociale come la democrazia non può essere
efficace nel XXI secolo esattamente come quando fu inventata
(cioè 250 anni fa). Sorprende anzi, quanto sia scarno
il dibattito sul rinnovamento di un sistema politico le cui
forme sono immutate da oltre due secoli. ARIPS vuole porsi
di fronte a questo problema di Psicologia Politica, non in
modo ideologico, bensì scientifico. A partire cioè
dalla concezione della democrazia come un oggetto-campo malfunzionante
e suscettibile di interventi di cambiamento. Come un'organizzazione
o una comunità in crisi di funzionamento, che necessita
quindi di interventi professionali per evolversi. Non ci sfugge
il fatto che l'evoluzione della democrazia sia un fatto essenzialmente
politico, ma pensiamo che i tecnici del cambiamento possono
fornire alla politica stimoli e suggerimenti, tecnici appunto,
per superare la crisi. Anche perchè sembra sterile
il semplice auspicio di un cambiamento politico-elettorale.
La storia post-muro di Berlino ha reso evidente il fatto che
non ha alcuna importanza chi detiene il potere legale-formale
nelle democrazie occidentali, avendo queste ormai intrapreso
un sentiero auto-referenziale con regole che non variano al
variare delle forse dominanti. Si tratta dunque di affrontare
temi come la cittadinanza, lo Stato, la rappresentanza
politica, il funzionamento delle Istituzioni politiche, il
processo di formazione delle leggi e sottoporli al vaglio
delle conoscenze delle scienze e delle pratiche sociali.
ELENCO STIMOLI: Funzioni
e ordinamento dello stato moderno (Giuseppe Dossetti, 1951)
| Cos'è
la democrazia | Noam
Chomky sulla democrazia | Il futuro della democrazia
| Riflessioni sulla democrazia | Definition of socioeconomic
democracy 1 | Ideas in embryo 2 | Mary Parker Follet + scarica
.pdf | Mary Parker Follett: Visionary Genius Finds Her Own
Time | The New State di Mary Parker Follet | Argomenti filosofici
sulla DEMOCRAZIA | GLOBAL INFORMATION AGE LIBRARY | |
Il
Futuro
La defuturizzazione
di cui è vittima l'Occidente è stata segnalata
da molti. A livello individuale, organizzartivo e politico,
il tempo futuro è una dimensione negletta. Non è
che il passato sia tanto in auge. Tuttavia il passato mantiene
un certo richiamo, sia pure spesso per meri motivi strumentali.
Il futuro è del tutto sparito dall'orizzonte. Stranamente,
anche le scienze e le pratiche sociali, si sono occupate
del passato (come la psicanalisi o il servizio sociale)
o del presente (come la maggioranza delle pratiche relazionali
o gruppali), ma mai del futuro. Il futuro è un luogo
dimenticato e non è neppure usato come tecnica. Ci
interroga molto sulle spiegazioni e poco sulle previsioni,
sulle intenzioni, sui progetti. Il determinismo che soggiace
alla rimozione del futuro è anche la negazione delle
pratiche sociali, la cui nascita è radicata nella
moderna valutazione dell'in-determinismo. L'Evo Moderno
ha pensato di non accettare più il deteminismo di
un futuro già deciso dal passato e dal presente,
e perciò ha inventato le scienzeapplicate e le pratiche
sociali. Giunti come siamo ad una situazione di stallo culturale
in tutto l'Occidente, crediamo che sia indispensabile rimettere
il futuro al centro delle pratiche di intervento. Vogliamo
rivalutare tecniche di ricerca sul futuro quasi dimenticate
come il Delphi; usare il futuro come dimensione centrale
nella formazione delle skills; basare sui progetti invece
che sui disagi il lavoro organizzativo e comunitario; privilegiare
le intenzioni sulle spiegazioni, la volontà e il
desiderio sulle carenze nel lavoro formaivo e preventivo.
ELENCO STIMOLI: Il
futuro fra proiezione e profezia (in Psicopolis) |LA
RICERCA NEL CAMPO DEL FUTURO |Il futuro come vissuto e come
setting (in Psicopolis) | FUTURDROME: le pagine del futuro
che ci corre incontro (tante idee) |MONTAIGNE, CARTESIO
E LA PROSSIMA GUERRA MONDIALE |LA RICERCA NEL CAMPO DEL
FUTURO |Il futuro arriva subito, chi non l'ha previsto lo
perde | Futuri passati e futuri possibili: bambini e progettazione
partecipata (.pdf) | Il futuro della democrazia
| Nuove
piste: LINKS PER STUDIARE IL FUTURO (in inglese) |INTRODUCTION
TO FUTURE STUDIES | Scenari su temi monografici
(Scaricabili in .pdf) | IAIR - International Journal of
Futures Studies (articoli online) |The Delphi Technique:
A Possible Tool for Predicting Future Events in Nursing
Education ( il metodo Delfi applicato in concreto) | The
Delphi Method:Techniques and Applications (un libro
scaricabile per capitoli in .pdf) |16 tecniche "al
Futuro" | Futures Research Methodologies (metodi e
tipologie di futurologi) |Esempio di Seminario di FUTURESEARCH
|Radici storiche e basi teoriche del Metodo FUTURESEARCH
|Filosofia della conduzione del Metodo FUTURESEARCH |WORLD
FUTURE SOCIETY - GUIDELINES FOR POTENTIAL COORDINATORS
| Five Views of the Future | BACKGROUND AND
THEORY FOR LARGE SCALE ORGANIZATIONAL CHANGE METHODS
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World
Wide Web
Internet è la maggiore rivoluzione
tecnologica e culturale del secolo XX. Malgrado la sua diffusione
in Italia sia inferiore alle aspettative, entro il 2010
avrà cambiato il nostro modo di vivere e lavorare.
ARIPS ha già alle spalle una discreta mole di esperienze
nell'uso del web nel lavoro della formazione, della ricerca
e della prevenzione-promozione. Le conosceze finora accumulate
vanno aumentate e perfezionate, ma sicuramente è
aperta la strada alla loro applicazione su vasta scala.
Il web non sarà solo il luogo o il mezzo attraverso
il quale passerà il lavoro dell'ARIPS, ma sarà
anche il mezzo con cui faremo gli interventi a livello individuale,
gruppale (di piccolo e grande gruppo), organizzativo e comunitario.
Formazione, ricerca, consulenza, supervisione, non saranno
solo portate avanti faccia a faccia e poi messe sul web
come in un deposito-libreria. Non saranno solo fatte sul
web. Esse saranno realizzate attraverso il web, cioè
usando la rete come tecnica di intervento. L'esempio
più semplice è nella scrittura. nella prima
fase abbiamo messo on line i nostri scritti su carta. Il
secondo passo, quello che stiamo facendo ora, è scrivere
direttamente sul web senza stampare più nulla. Il
terzo passo, che inizierà a breve, è che la
scrittura emergerà dal lavoro quotidiano sul web:
i Forum, le chat, le bacheche, le piattafome di lavoro condiviso
diventeranno cd e files di lettura e di analisi al posto
dei vecch libri d'autore.
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