1. Anaciclosi
L'anaciclosi è una teoria dell'evoluzione ciclica dei
regimi politici che col tempo, deteriorandosi, si susseguirebbero
secondo un andamento circolare nel tempo e, giunti all'ultimo
stadio, ritornerebbero alla forma iniziale di partenza riprendendone
lo sviluppo. (fonte)
Erodoto (484 a.C. - 426 a.C.) Storie (III)
Nel logos tripolitikos con i discorsi di Otane (democrazia,
magistrature estratte a sorte, decreti approvati dallassemblea,
isonomìa: uguaglianza giuridica dei cittadini, permette
consenso), Megabizio (oligarchia, condivide polemica contro
governo di uno, ma attacca moltitudine, permette governo
dei migliori), e Dario (esalta re che guida il popolo con
ingegno, condivide polemica contro democrazia per incompetenza
e cattivi costumi, attacca oligarchia fonte di inimicizie,
permette segretezza in politica estera); si descrivono le
tre forme di Governo: uno, pochi, molti.
Dicaearchus di Messina (c. 350 - c. 285 a.C.) Il
Dialogo delle tre città (Tripolitikos) è uno
studio comparativo del governo che divide tutti i governi
in tre categorie, democratica, aristocratica e monarchica,
altresì sostenendo un governo "misto",
che riecheggia il sistema spartano, in cui gli elementi
di tutte e tre le categorie hanno un ruolo.
Polibio (206 a.C. circa - 118 a.C.) dall'analisi
della storia della Repubblica romana esposta nei 40 libri
delle sue Storie, arrivò a formulare la teoria dell'anaciclosi.
Secondo lo storico le tre costituzioni fondamentali si possono
sdoppiare in una benigna e in una maligna che si succedono
involutivamente dalla migliore alla peggiore, come avviene
nel ciclo biologico e in ottemperanza al principio di decadimento,
per il quale ogni cosa prodotta dall'uomo è destinata
a degenerare.
Secondo Polibio l'ordine dell'evoluzione dei sei tipi di
governo è il seguente: Monarchia / Tirannia; Aristocrazia
/ Oligarchia; Democrazia / Oclocrazia.
Lo Stato inizia con una forma di monarchia primitiva che
progressivamente progredisce sotto la guida di un re autorevole
e saggio, che agisce nell'interesse e a difesa dei suoi
sudditi, dando vita alla virtù politica della "regalità".
Quando il potere politico passa per successione ereditaria
ai figli del re, questi, abusando dell'autorità per
loro tornaconto, fanno sì che la monarchia degeneri
in tirannide.
Alcuni degli uomini più influenti e potenti (aristoi)
dello Stato si stancheranno alla fine degli abusi dei tiranni
e li rovesceranno instaurando il regime della aristocrazia.
Proprio come è avvenuto per i successori dei re,
quando il potere passerà ai discendenti degli aristocratici,
questi inizieranno ad abusare della loro influenza, come
i tiranni prima di loro, causando il declino dell'aristocrazia
e l'inizio della "oligarchia". Ci sarà
non più la "legge di uno" ma l'inizio della
"leggi da parte di pochi" che approfitteranno
a loro vantaggio del potere.
Gli oligarchi saranno quindi abbattuti dal popolo che instaurerà
la democrazia destinata anch'essa a degenerare quando curerà
con "leggi alla rinfusa", solo gli interessi delle
masse, trasformandosi in oclocrazia. Durante l'oclocrazia
il popolo, danneggiato dal disordine politico e dalla corruzione,
svilupperà il sentimento della giustizia e sarà
spinto a credere nel populismo dei demagoghi che porteranno
lo Stato al caos da cui si uscirà quando emergerà
un unico, e a volte virtuoso, demagogo che instaurerà
il potere assoluto dittatoriale riportando lo Stato alla
monarchia.
Gaetano Mosca (1858 - 1941): "È vero,
come ci ha insegnato Karl Marx che la storia dell'umanità
è una storia di lotta, ma non si tratta di lotta
economica, bensì di lotta politica. È lotta
tra una minoranza che vuole continuare ad essere classe
politica e un'altra minoranza che aspira a diventarlo".
Ma per Mosca questa lotta non avviene tra più gruppi
diversi per pensiero o per censo, ma tra due tipologie così
individuabili:
- quella che detiene il potere che Mosca chiama "materiale"
(ovvero la "classe burocratica", che detiene il
potere coercitivo);
- quella che detiene il potere "intellettuale".
Chi detiene il potere "intellettuale" aspirerebbe
ad ottenere quello "materiale". A sua volta, chi
detiene il potere "materiale" necessita giustificarlo
"mercé il sussidio di qualcuna almeno delle
forze intellettuali o morali", e quindi mediante
compromessi e concessioni al gruppo "intellettuale"
Vilfredo Federico Damaso Pareto (1848 - 1923) Riguardo
al suo pensiero politico, Pareto fu il primo a introdurre
il concetto di élite, che trascende quello di classe
politica (introdotto da Gaetano Mosca) e comprende l'analisi
dei vari tipi di élite. È interessato in particolar
modo alla circolazione delle élites: "la
storia è un cimitero di élite".
A un certo punto l'élite non è più
in grado di produrre elementi validi per la società
e decade; nelle élite si verificano due tipi di movimenti:
uno orizzontale (movimenti all'interno della stessa élite)
e uno verticale (ascesa dal basso o declassamento dall'élite).
Clientelismo e consorterie non sono una degenerazione
della democrazia: sono invece la realtà della democrazia;
non è mai esistita una democrazia non interessata
da questi fenomeni e la storia lo dimostra.
2. L'anaciclosi delle caste
L'anaciclosi non va intesa come una sequenza di segmenti,
separati da date precise. Ma piuttosto come una serie di
ondate che si susseguono intersecandosi, dove una si indebolisce
mentre l'altra si gonfia. La sequenza dei poteri dominanti
è quella di sotto-insiemi della società che
in concreto influenzano, controllano, determinano la forma
di governo ufficialmente e formalmente a capo del'intera
società.
- I sacerdoti (dalla notte dei tempi ad oggi)
- La nobiltà (dalla Roma repubblicana al Rinascimento)
- La borghesia (dal Rinascimento alla rivoluzione industriale)
- I capitalisti e i burocrati (dalla rivoluzione industriale
al XXI secolo)
- La finanza (oggi)
3. Qualche esempio nella Storia
Il monoteismo di Akhenaton
Akhenaton, ma per i primi 5 anni di regno Amenofi IV
o Amenhotep IV (Tebe, 1375 a.C. circa Akhetaton,
1334/1333 a.C. circa), è stato un faraone egizio
della XVIII dinastia. Regnò per 17 anni, morendo
probabilmente intorno al 1334 a.C.
È celebre per aver abbandonato il tradizionale politeismo
egizio a favore di una nuova religione di stampo enoteistico,
monolatrico (che mantenne, cioè, la credenza in più
divinità pur adorandone una sola) o pseudo-monoteistico,
introdotta da lui stesso e basata sul culto del solo dio
Aton, il disco solare.
La sua rivoluzione religiosa, duramente contrastata
dalla casta sacerdotale, si rivelò effimera.
Pochi anni dopo la sua morte, i suoi monumenti furono occultati
o abbattuti, le sue statue spezzate o riciclate e il suo
nome cancellato dalle liste reali.
Il processo a Gesù
Il Sinedrio di Gerusalemme era l'organo preposto
all'emanazione delle leggi ed alla gestione della giustizia.
Era composto da Sacerdoti,
Scribi e Anziani. Il Gran Sinedrio era composto da 70 membri,
71 includendo il sommo sacerdote. Il tribunale ebraico contestò
a Gesù un'accusa teologica, la bestemmia, per essersi
equiparato a Dio; alcuni storici dissentono, sostenendo
che in base alle leggi giudaiche non vi sarebbe stata alcuna
bestemmia. Davanti al tribunale romano venne formulata un'accusa
politica, la sedizione e il reato di lesa maestà
per essersi proclamato "re dei Giudei".
Gli imperatori romani
Gli imperatori romani che governarono dal 27 a.C al
476 d.C. furono un totale di 106 in 500 anni. Di questi,
ben 41 sono morti assassinati da congiure ordite
da caste nobiliari o militari.
Medio Evo
Con il termine poteri universali si definiscono il Papato
ed il Sacro Romano Impero basso-medievali, le due massime
autorità politiche e spirituali dell'epoca. Si definivano
universali poiché volevano essere le guide politiche,
morali e spirituali dell'intera Cristianità medievale
e ritenevano ogni altro potere subordinato al proprio. Il
Papa era eletto dal conclave dei cardinali.
La carica imperiale era elettiva, poiché i monarchi
erano eletti dalla dieta di tutti i feudatari.
Il Rinascimento: banchieri, mercanti e condottieri
Il Rinascimento vede l'ascesa della borghesia.
Le Signorie italiane vengono acquisite e mantenute da
banchieri, mercanti o condottieri, con l'appoggio delle
rispettive caste.
La Rivoluzione industriale: imprenditori e capitalisti
La rivoluzione industriale in Inghilterra è delimitata
dallo storico Thomas Ashton con inizio fra il 1760 e il
1780 e termine tra il 1820 e il 1840 e corrisponde alla
prima rivoluzione industriale, comportando un insieme di
rivoluzioni settoriali: dall'agricoltura ai trasporti, dalla
popolazione alle innovazioni tecniche e finanziarie. Per
Benjamin Tucker l'esistenza del capitalismo è basata
su privilegi statalisti: i Quattro Monopoli (dazi, brevetti,
catasto, valuta ufficiale): La democrazia viene controllata
dalle oligarchie imprenditoriali.
Da "Skull and bones" alla nomenklatura
Il Novecento è stato dominato da oligarchie nascoste
dietro a regimi dichiarati come democratici. Negli Usa i
Governi sono stati influenzati e controllati dall'oligarchia
imprenditoriale e militare, aggregati in consorterie
come quella degli "Skulls and bones". La Russia
sovietica post-staliniana è stata dominata da una
nomenklatura burocratica
e oligarchica.
La cupola della finanza
Il Terzo Millennio è inequivocabilmente nelle
mani dell'èlite finanziaria,
che ha potere sugli Stati e su interi continenti. Non
che siano sparite le oligarchie capitaliste e burocratiche:
la cupola però ha modo di controllare anche loro.
Il Papa
Secondo il diritto canonico, da 2000 anni, il Papa è
il vescovo della diocesi di Roma, capo del Collegio dei
vescovi, primate d'Italia, vicario di Cristo e pastore in
terra della Chiesa universale, possedendo anche i titoli
di sommo pontefice della Chiesa cattolica, patriarca della
Chiesa latina, nonché, a seguito dei Patti Lateranensi,
sovrano assoluto dello Stato della Città del Vaticano.
Che è l'unico Stato teocratico di Occidente. Malgrado
ciò, da sempre il Papa è sottomesso al potere
e ai complotti della Curia romana.
4. Limiti della democrazia
La democrazia ateniese è la prima forma di
governo democratico della storia. Imitato da altre città,
il sistema ateniese prevedeva che un limitato numero di
cittadini, adulti e di sesso maschile, dai 30.000 ai 50.000
su una popolazione di 250/300.000. Questa forma di democrazia
greca è stata definita dagli storici schiavista,
poiché fondava la sua prosperità ed efficacia
sull'utilizzo di un'incontrollata schiavitù, oltre
che sulla totale discriminazione del sesso femminile: solamente
gli uomini ateniesi maggiorenni avevano il diritto di eleggibilità;
invece a donne e schiavi (spesso stranieri) era negata,
sia l'eleggibilità attiva sia quella passiva. Dopo
la morte di Pericle, non a caso, la democrazia ateniese
fu interrotta due volte da brevi parentesi oligarchiche.
La Repubblica romana fu il sistema di governo della
città di Roma nel periodo compreso tra il 509 a.C.
e il 27 a.C., quando l'Urbe fu governata da un'oligarchia
repubblicana. La civitas sine suffragio (latino per "cittadinanza
senza voto") era un livello di cittadinanza della Repubblica
romana che garantiva tutti i diritti di cittadinanza romana,
tranne il diritto di voto nelle assemblee popolari.
Nella democrazia inglese il diritto al voto basato
sulla proprietà risale perlomeno a Enrico VI nel
1432, quando si decise che solo le persone che possedevano
una proprietà di 40 scellini o più, potevano
votare. Poiché questa somma rimase invariata nei
secoli, linflazione ebbe leffetto di aumentare
il bacino elettorale. Tuttavia, ancora nel XVIII secolo
lelettorato era ancora l - 2% della popolazione. Durante
lera vittoriana si ebbero tre riforme elettorali che,
messe insieme, aumentarono di circa il 50% il numero di
uomini con diritto al voto. Nel 1928, il suffragio fu esteso
a tutte le donne britanniche con gli stessi diritti degli
uomini, cioè, a tutte le persone con almeno 21 anni
d'età, senza distinzione di sesso.
La Costituzione americana del 1789 prevede un suffragio
censitario. Possono votare i maschi adulti bianchi che dispongono
di un cero reddito. Solo nel 1830 si passerà al suffragio
universale, che tuttavia esclude le donne, gli afro-americani
e i nativi.
La Costituzione francese del 1791 prevedeva che
l'elezione dei deputati avvenne a suffragio censitario a
due gradi: il corpo dei cittadini attivi (uomini al
di sopra dei venticinque anni che pagavano tasse per un
valore corrispondente ad almeno tre giornate lavorative)
eleggeva gli elettori (uomini al di sopra dei venticinque
anni che pagavano tasse per un valore di almeno dieci giornate
lavorative), ai quali spettava la successiva elezione dei
deputati; un candidato deputato doveva essere un proprietario
terriero e contribuente per una somma prestabilita. Le prime
elezioni con partecipazione femminile furono le elezioni
municipali del 29 aprile 1945 e le elezioni legislative
del 21 ottobre 1945.
La Rivoluzione russa sembra la prima vera democrazia
moderna. Le elezioni dell'Assemblea costituente russa si
tennero nella Repubblica Socialista Federativa Sovietica
Russa il 25 novembre 1917. Furono le prime elezioni libere
in Russia; il suffragio era universale e furono ammesse
al voto anche le donne. L'affluenza fu del 48,44%.
Dal 1924 dominò Stalin. In venticinque anni, dal
1929 al 1953, circa 3 600 000 persone vennero condannate
da una giurisdizione speciale alle dipendenze della polizia
politica e 777 000 di queste subirono la pena capitale.
Oltre 680 000, l88 per cento, dei condannati a morte
furono giustiziati durante gli anni del "Grande Terrore"(1937-38),
in gran parte sulla base di "quote di esecuzione"
pianificate e approvate dallUfficio politico.
Dal Dopoguerra non c'è praticamente
mai stata una elezione o votazione in Occidente, sulla quale
non sia caduta l'ombra di brogli: dal referendum sulla monarchia
in Italia alle elezioni di Trump. L'elenco dei trucchi elettorali
è infinito. Negli Usa un'elezione presidenziale costa
miliardi, il che spiega come mai i Presidenti o sono milionari
o sono ricattabili dalle lobbies. Tradizionalmente, l'oligarchia
mediatica ha sempre influenzato le elezioni democratiche.
Oggi sembra emergere l'aristocrazia degli hackers. Quando
le elezioni procedono regolarmente i risultati sono quasi
sempre tali che i governi "democratici" sono governi
di minoranza, visto l'alto tasso di astensionismo progressivo.
In conclusione i regimi politici si dichiarano "dei
molti", ma sono in concreto "dei pochi".
5. Ogni rivolta-rivoluzione
in nome della democrazia è stata seguita da regimi
totalitari
Un piccolo gruppo oligarchico ha assassinato
Cesare, nel timore che trasformasse la Repubblica di Roma
in una dittatura. Risultato: una guerra civile sfociata
nell'Impero di Augusto.
La borghesia francese ha abbattuto l'aristocrazia e decapitato
un re e una regina, per la democrazia. Ne è seguito
l'Impero di Napoleone.
Mazzini con la Giovane Italia ha dato il via al Risorgimento
italiano, per l'ideale democratico. Ha prodotto il Regno
d'Italia, con voto censitario.
La rivoluzione d'Ottobre ha trasformato la Russia da un
impero szarista ad uno stalinista.
La rivoluzione iraniana ha eliminato un imperatore ottenendo
una dittatura teocratica.
La primavera araba in Egitto ha liquidato Mubarak: ora sopporta
il golpista Al-Sisi.
La primavera araba in Libia è arrivata al linciaggio
di Ghedddafi, per cadere in una guerra civile dominata da
piccoli ras.
6. Non solo in politica
Nelle organizzazioni d'impresa, nelle istituzioni,
nelle cooperative e nelle associazioni, le predominanza
del potere oligarchico è schiacciante. I Consigli
di Amministrazione, i Direttori, I Consigli direttivi, i
Consigli generali, il Consiglio supremo di difesa, il Governatorato
del Vaticano sono piccoli gruppi che comandano e controllano
l'intero organigramma.
Nelle famiglie si alternano modelli monocratici (il padre,
la madre o uno dei figli) e modelli oligarchici (due genitori
o un genitore e un figlio): il modello democratico è
praticamente assente.
Nelle piccole imprese o nelle imprese familiari prevale
il modello monocratico.
Il modello organizzativo democratico è presente solo
in poche piccole imprese dei servizi immateriali, dove tutt
i membri sono soci alla pari: agenzie informatiche, studi
di progettazione, studi legali o sanitari, gruppi musicali.
In conclusione, la Storia
può essere definita come un susseguirsi di governi
dei pochi, di volta in volta mascherati da governi di uno
(monarchie, imperi, dittature) o di molti (democrazie),
mai di tutti.
*Come mai l'oligarchia ha molti più sinonimi di autocrazia
e democrazia?
capannello, crocchio, drappello, folla,
manipolo, pugno, assembramento, gruppuscolo, gruppo, squadra,
picchetto, plotone, squadriglia, ala, banda, blocco, branco,
brigata, categoria, cerchia, circolo, combriccola, comitiva,
compagnia, complesso, comunità, confraternita, consiglio,
consorteria, contingente, cosca, delegazione, drappello,
equipe, famiglia, fazione, ghenga, manipolo, parrocchia,
plotone, schiera, seguito, setta, società, squadra,
staff, team, tribù, troupe, unione, associazione,
giro, entourage, aggregato, serie, banco, insieme, aggregazione,
raggruppamento, trust, pool, corrente, schieramento, congrega,
conventicola, cricca, gregge, mandria, tavolata, clan, assieme,
congregazione, collegio, comitato, congresso, club, squadrone,
camarilla, chiesuola, gang, commissione, deputazione, gruppetto,
parte, raduno, capannello, crocchio, gruppuscolo, batteria,
picchetto, squadriglia, elenco, torma, turba, loggia, ceppo,
risma, sottospecie, cerchio, circuito, salotto, coro, cartello,
concentramento, rango, strato.
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