Dopo
i primi mesi di assestamento e riflessione, ARIPS entra
nel suo XXV anno di vita con rinnovate energìe e
alcune proposte. Come vedrai non si tratta di programmi
per tutti: è finita la stagione populista basata
sulla speranza che la ricerca, la scienza e la cultura dovessero
essere condivise con tutti. Questa pseudo-democratizzazione
ha solo rischiato di far abbassare la qualità, senza
aumentare la vera motivazione ad apprendere e crescere.
Al contrario, può sembrare paradossale ma la progressiva
diffusione e accessibilità degli strumenti culturali
non ha affatto aumentato la cultura di massa. Oggi che un
diploma di maturità ed una laurea non si negano a
nessuno, che esistono agevolazioni e sussidi per frequentare
ogni tipo di corso, che è facilitato l'accesso ai
mass media, alle biblioteche, ai musei, essere ignoranti
non è affatto una vergogna ma un vanto.
ARIPS,
che non risponde a nessun altro che ai propri associati,
e che non ha alcun vincolo di mercato, sceglie dunque una
strada in controtendenza: fare proposte d'élite.
Avremo pochissimi soci, utenti o clienti? Non importa. ARIPS
è nata soprattutto per soddisfare il bisogno di ricerca,
scienza e cultura dei propri soci, e per 25 anni ci è
sostanzialmente riuscita. Oggi, più che 25 anni fa
è urgente la necessità di un ritiro da "monachesimo
laico" per difendere la cultura dai barbari e consegnare
ai posteri il patrimonio dell'età classica delle
scienze e delle pratiche sociali (prodotto nel secolo XX).
Magari con l'arricchimento di una interpretazione e un aggiornamento
di qualità.
Dunque,
le proposte che ARIPS fa per ricordare il suo XXV anno di
vita NON sono per tutti ma per i pochissimi Operatori dell'Immateriale
che non hanno ancora rinunciato al loro ruolo di intellettuali.
La nuova veste del sito web dovrebbe essere il segno della
novità dei contenuti: naviga e farai scoperte interessanti.
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