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SCAMBIO DI IDEE SU "Pandemia e Psicologia" (MV.Sardella e G.Contessa-2021)
Caro Guido,
il tuo Editoriale è sensazionalistico e suggestivo. Non te lo devo dire io che sei un mago a scrivere e ad argomentare, però, giacchè mi chiedi un feed back, di cui sono onorata, ecco quello che penso sul contenuto.
Non so se hai fatto un errore di ingenuità, cosa che mi sembra
difficile, ma hai messo a paragone eventi che poco hanno in comune, se non i morti.

Un attentato, sia pure terribile come le bombe sui treni, è un evento spot, avviene in un determinato tempo e spazio e non si prolunga nel tempo, come una pandemia. Inoltre è stato orchestrato da, si fa per dire, “esseri umani” contro loro simili, con l’intento di fare una strage, di uccidere e destabilizzare.
Lo stesso una catastrofe naturale, terremoto o alluvione che sia, anche se va avanti per qualche tempo in più dell’attentato, non raggiungerà mai i 560 giorni della pandemia.

A meno che tu non pensi che qualcuno abbia ad arte diffuso il virus, il Covid19, come tutte le malattie, non ha origini strategiche, ma si diffonde in modo veloce, come già fu per la peste, il vaiolo e la poliomielite e perdura nel tempo.
Già questa diversità potrebbe spiegare i comportamenti collettivi
differenti, che tu lamenti, nei confronti delle vittime.


Che poi, in realtà, le manifestazioni di protesta e sostegno ci sono state. Di seguito copio i link di un paio di queste come esempio (e mi sto limitando all’Italia) link 1 e link 2

.
Forse la maggior parte della gente, e questo emerge anche dalla ricerca Aiatel, non ha individuato il Governo come ostile, nemico e responsabile. Tant’è che, soprattutto nel primo anno, le restrizioni sono state quasi ben sopportate.
Tra i fenomeni psicologici che hai citato manca la percezione di
“ineluttabilità” di un evento e la conseguente elaborazione/accettazione-rassegnazione.

Quando muore una persona cara di malattia a chi si può addossare la colpa? Quali strategie possono essere messe in campo se non l’accettazione dell’evento doloroso e la difficile ricostruzione di un equilibrio che a volte potrebbe essere più avanzato di quello precedente. In fondo la nostra crescita in ogni età è sempre accompagnata da perdite di persone care.

Un bacio, Vittoria

..

 

Cara Vittoria,
Ti sono grato per il fb veloce, articolato e puntuale: non speravo tanto. I confronti sono oggi una merce più rara dei diamanti.

Per amore di discussione, Ti rispondo qualche ulteriore riflessione.


1. Perchè un fenomeno che è improvviso e dura poco dovrebbe essere più traumatizzante di uno che dura tanto?

2. Il fatto che la pandemia non sia stata provocata ad arte è ancora da dimostrare (avrai sentito parlare di armi batteriologiche), ma anche se si trattasse di evento "naturale" resta indubbio che la Cina non ha fatto nulla per prevenire o tamponare la diffusione. Il dibattito sul Lab di Wuhan è fuorviante. Anche se si tratta di una fuga dal mercato, in cosa sarebbe diverso dallo sversamento di petrolio che inquina per decine di km?
3. Perchè un fenomeno causato intenzionalmente dovrebbe essere più traumatizzante di un fenomeno intenzionalmente non prevenuto? La bomba del terrorista non è più traumatizzante della funivia di Stresa.

4. Le manifestazioni di protesta ci sono state, ma nemmeno paragonabili a quelle fatte per la funivia del Mottarone o per il ponte Morandi, per L'Aquila o per gli arsi vivi di Viareggio.


5. La sopportazione della gente è stata nominata, dal più Tuo che mio amico Carlo, come semplice "alienazione".


6. Perchè considerare "ineluttabile" una pandemìa non prevenuta nè ben trattata, e non la II guerra mondiale o la bomba atomica o il crollo del Morandi?

7. Quando muore una persona cara a chi si può addossare la colpa? Ai sanitari che l'hanno uccisa per dolo, incuria o colpa. Ai Benetton che non hanno fatto manutenzione. A quelli di Stresa che hanno messo le morse ai freni. All'esercito che ha fatto 800 morti con l'uranio impoverito

Altrimenti, se assolviamo i responsabili dell'ecatombe Covid, come potremo condannare tutti coloro che per incuria, dolo, colpa hanno piagato l'Italia con disastri, crolli, inondazioni, terremoti con costruzioni assenti o fatte al risparmio (L'Aquila), mancate manutenzioni, depistaggi Ustica) e coperture. Saprai di certo che il Piano pandemico italiano NON è stato mai aggiornato dal 2007.

Un abbraccio, Guido