3. L'umanesimo nel XXII secolo


Il Welfare, cioè l'umanesimo, ha avuto mezzo secolo di incubazione e meno di mezzo secolo di vita piena: una parentesi.
Fra 20 anni molti di noi saranno morti o rincoglioniti. Fra 50 anni i nostri figli saranno morti o rincoglioniti. Fra 100 anni anche i nostri nipoti saranno morti o rincoglioniti. Nel 2120 saranno fuori gioco 3 generazioni: il tempo sufficiente per l'oblìo.

1. Orazione in onore del Welfare State

"Amici, concittadini, colleghi prestatemi ascolto; io vengo a seppellire il Welfare, non a lodarlo. Il male che gli uomini fanno sopravvive loro; il bene è spesso sepolto con le loro ossa; e così sia del Welfare. I nobili turbocapitalisti, i finanzieri, i liberali, il regime, hanno detto che il Welfare era ambizioso: voleva umanizzare il pianeta. Se così era, fu un ben grave difetto: e gravemente il Welfare ne ha pagato il fio.

Qui, col permesso del regime e degli altri – ché il regime è il migliore possibile, e così sono tutti i suoi sostenitori– io vengo a parlare al funerale del Welfare.

Il Welfare fu il culmine dell'umanesimo: ma il regime dice che fu ambizioso; e il regime è il migliore possibile. La scuola dell'Obbligo, lo Statuto dei Lavoratori, la legge Basaglia, il divorzio, il lavoro sociale come professione sono solo alcune delle cose che dobbiamo al Welfare. Eppure il regime dice che il Welfare era inutile utopia, e il regime è il migliore possibile

Non parlo, no, per smentire ciò che il regime dice, ma qui io sono per dire ciò che so. Tutti amaste il Welfare una volta, né senza ragione: quale ragione vi trattiene dunque dal piangerlo?

O colleghi, se io fossi disposto ad eccitarvi il cuore e la mente alla ribellione ed al furore, farei un torto al regime, il quale, lo sapete tutti, è fatto da uomini d’onore: e non voglio far loro torto: preferisco piuttosto far torto al Welfare, far torto a me stesso e a voi, che far torto a sì onorata gente.

Se avete lacrime, preparatevi a spargerle adesso. Tutti conoscete la Storia: fu la sinistra a invocare il Welfare contro secoli di elemosine e carità. E il Welfare fu la prima ragione di esistere della sinistra. Giudicate, o dèi, quanto caramente la sinistra lo amava! Questo fu il più crudele colpo di tutti, quando il Welfare fu ucciso fu per mano della sinistra.

Oh, qual caduta fu quella, miei colleghi! Allora io e voi, e tutti noi cademmo, mentre il sanguinoso tradimento trionfava sopra di noi. Oh, ora voi piangete; e, m’accorgo, voi sentite il morso della pietà: queste son generose gocce.

Coloro che han commesso questa azione sono uomini d’onore; quali private cause di rancore essi abbiano, ahimè, io ignoro, che li hanno indotti a commetterla; essi sono saggi ed uomini d’onore, e, senza dubbio, con ragioni vi risponderanno. Non vengo, amici, a rapirvi il cuore.

Non sono un oratore; bensì, quale tutti mi conoscete, un uomo semplice e franco, che amava il Welfare; e ciò ben sanno coloro che mi han dato il permesso di parlare in pubblico di lui: perché io non ho né l’ingegno, ne la facondia, né l’abilità, né il gesto, né l’accento, né la potenza di parola per scaldare il sangue degli uomini: io non parlo che alla buona.

Il Welfare Ci lascia l'idea che l'uomo, ogni singolo uomo, sia al centro dell'universo e compito della Società, dello Stato e della politica è quello di servire l'uomo, non servirsene. Questo era il Welfare che è durato mezzo secolo! Quando ne verrà un altro simile?"

2. Welfare morto, umanesimo di nuovo nell'ombra

I nipoti dei nostri nipoti, nel XXII secolo, dovranno cercare polverosi testi in poche e polverose biblioteche. Nessuno parlerà loro del patrimonio librario, culturale ed esperienziale delle scienze umane e sociali. Semplicemente perchè l'interesse per l'umano sarà quasi sparito, e le professioni sociali sostituite dalla carità di stampo medievale e rinascimentale.

Cesare era un essere umano, ucciso da una congiura di altri esseri umani. Il Welfare è un'idea, un'astrazione, ucciso da una congiura di idee e astrazioni più forti. Il prevalere dei valori economici su quelli umani può essere considerato il capo della congiura, affiancato da altri valori che hanno sottomesso l'umanesimo: lo statalismo e il legalismo. La centralità dell'umano è stata conquistata dopo secoli di lotte conto lo statalismo assolutista, il legalismo slegato dal consenso, il capitalismo prima dell'aristocrazia e poi della borghesia.
Il welfare è stato il prodotto della primazia dell'umano sullo Stato, la legge e il capitale.

Stato, legge e capitale hanno usato due potenti strumenti per uccidere il welfare: il finto volontariato e l'Unione Europea.
Il volontariato vero è la più alta espressione del civismo e dell'altruismo. E' totalmente gratuito e opera a fianco degli operatori professionali. Il finto volontariato non è gratuito e opera al posto dei professionisti. La proliferazione dei professionisti nel welfare fu giustificata dall'assegnazione di un valore primario ai bisogni umani immateriali, al disagio, agli aspetti psico-sociali delle aggregazioni umane. Il welfare ha sancito che come l'edilizia, la chirurgìa, l'istruzione non possono essere affidate al buon cuore dei volontari, anche la formazione, l'assistenza, la cultura, l'infanzia e l'adolescenza, le coppie, i gruppi e le comunità, i disabili e il disagio in genere, devono esere affidati a professionisti certificati e adeguatamente retribuiti.
Va detto che il ricorso al finto volontariato non si deve solo alla riscoperta del civismo e della generosità, medioevali e rinascimentali. Il finto volontariato è un esercito di riserva precario, sotto-pagato e sottomesso a sistemi di cooptazione clientelare, usato per espellere dal lavoro migliaia di professionisti e centinaia di professioni, e con essi, il welfare per cui lavoravano.
L'Unione Europea ha favorito la demolizione del welfare, avocando a sè molti dei programmi di formazione, di intervento comunitario, di prevenzione e assistenza. Attraverso le contribuzioni degli Stati membri, li ha privati di risorse destinate al welfare. Poi ha virtualmente promesso di restituire queste risorse con la forma dei Programmi e dei Bandi Comunitari. Infine, ha reso impossibile la prosecuzione del welfare mettendo al centro dei programmi e bandi comunitari non più l'essere umano, ma lo statalismo, il legalismo burocratico e il capitale. Così ha gradualmente sostituito i professionisti del welfare con i contabili, i burocrati statali ed europei, il legalismo formale e non consensuale, il capitale e i finti volontari.

Perché l'umanesimo e il welfare tornino ad avere un ruolo nel XXII secolo occorre che arretrino lo statalismo, il legalismo burocratico e il capitalismo. Lo statalismo dovrà essere bilanciato dal localismo e dall'iniziativa privata dei cittadini. Il legalismo burocratico dovrà essere attenuato dalla partecipazione e dalla legalità consensuale. Il capitalismo dovrà essere contenuto dal ritorno alla supremazione dell'umano.

Quando saremo pronti, occorrerà una miniera della memoria delle scienze e dell pratiche sociali, disponibile per tutti e in tutto il mondo.