Assiomi
- Tutti gli interventi professionali con le persone
si giustificano solo se finalizzati al cambiamento (più benessere,
più conoscenza, più salute, più coscienza, più potere, ecc.)
- Il cambiamento programmato degli esseri umani è possibile
solo attraverso l’alleanza fra operatore, cliente e utente (nessun
cambiamento reale può essere imposto)
- L’alleanza per il cambiamento è possibile solo quando
esistono:
a) consapevolezza di un desiderio o di un disagio;
b) fiducia nel futuro, come spazio del migliorabile.
Analisi dell’oggi
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Oggi il futuro è scomparso,
in parte sommerso dalla riduzione della libertà e dal corrispondente
dominio del determinismo; in parte oscurato dalla minacciosità
creata dall’aggressività repressa e proiettata, e dai sensi
di colpa per il tradimento dei valori fondanti la Modernità
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Oggi il desiderio non è più la
base del progetto ma una manifestazione isterica, non è più
costruzione ma consumo
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Oggi il disagio non è più la
base di un progetto ma una manifestazione narcisistica, non
è più condivisione ma competizione, non è più costruzione ma
consumo (la tossicodipendenza è il paradigma del trattamento
del disagio)
Dimostrazione
Poiché non esiste volontà di cambiamento negli
attori dell’alleanza (operatore, utente, cliente), nessun cambiamento
programmato è possibile. Quindi il lavoro con le persone si riduce
a intrattenimento (trattenere), omologazione (conformare), o repressione
(schiacciare). Gli operatori immateriali oggi sono nei casi migliori
agenti del consenso e nei peggiori secondini della contenzione.
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