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Lavoro sociale e lavoro per la polis (Guido Contessa, 2021) | ||||||||||||||||||||||||||||||
Come si può spiegare questo fenomeno? Il trentennio 1950-1980 è stato il periodo dei maggiori cambiamenti culturali e sociali della Storia occidentale: il picco più alto dell'umanesimo e del libertarismo. Storia in pillole Dal 1950 al 1959 - l'alba del cambiamento - ha avuto inizio
il fermento, anche come reazione post-bellica, nella cultura, nei
costumi, nella scienza. Ricordiamo Stalin, ma anche Castro e Malcolm
X. Elvis Presley rivoluziona la musica. Albert Bruce Sabin scopre
il vaccino antipolio nel 1955. La pillola anticoncezionale viene
sperimentata dal 1954. La Svezia avvia il Welfare State("dalla
culla alla tomba"). Nel 1958 viene creato il primo chip. La
Olivetti nel 1957 assembla i primi calcolatori mainframe. La letteratura
scopre la Beat Generation. Dal 1959 al 1968 - il decennio d'oro - abbiamo avuto in
tutto il pianeta, ed anche in Italia, una radicale trasformazione
culturale. J.F.Kennedy e M.L.King, Papa Giovanni XXIII e il Concilio,
Krusciov e la destalinizzazione. Mao lancia nel 1966 la Grande rivoluzione
culturale. I Beatles e la corsa allo spazio. Scoperta della struttura
a doppia elica del DNA. P101 (Olivetti, 1962-1964) è considerato
il primo «desktop computer» commerciale programmabile,
da molti definito come il primo «personal computer»
della storia. Nel 1969 viene costituita ARPANET, la rete del dipartimento
della difesa degli Stati Uniti embrione di Internet. Fine del colonialismo
politico: inizia quello economico. Dal 1968 al 1979 - gli anni di piombo - abbiamo registrato
insieme (specie in Italia) i maggiori cambiamenti strutturali e
la la maggiore crisi politica del secolo. Dagli Anni Ottanta, dopo la caduta del muro di Berlino, sono iniziati la restaurazione socio-politica e il declino dell'umanesimo. Trionfano gradualmente l'economicismo e la cultura repressiva, in ogni settore. Il Welfare State inizia a declinare. Prima Reagan prepara la bolla speculativa del 2008, poi Bush sr. inizia la terza guerra mondiale che sarà continuata dal figlio. I modelli di transizione
E' interessante notare come i più famosi modelli di transizione, nei piccoli gruppi e nella scienza, siano simili al modello di evoluzione della Storia prima descritto. Il che conferma la reale possibilità di applicazione dei modelli a diversi oggetti e di scala diversa. B.Tuckman individua nello sviluppo del gruppo una fase di
preparazione (forming), una fase tempestosa (storming), una fase
di istituzionalizzazione (norming) e una fase finale di realizzazione
e aggiornamento. Conclusioni Ecco dunque la risposta alla domanda sul come mai
la seconda parte del XX secolo ha visto un vorticoso sviluppo delle
scienze e delle pratiche sociali. Il mondo intero è cambiato
dai Cinquanta agli Ottanta ed ha chiesto di cambiare a ogni sua
articolazione. E' emerso un bisogno globale di libertà e
di umanesimo, che doveva tradursi nella proliferazione di scienze
e pratiche centrate sulla libertà e la realizzazione personale.
Pratiche sociali affidate per la prima volta a professionisti e
non più a volontari di buon cuore. Gli operatori sociali della devianza e della emarginazione, lavorano per l'emancipazione dal crimine e l'integrazione sociale: un obiettivo in contraddizione con la vocazione repressiva e classista delle democrazie post-moderne. Educatori ed animatori si impegnano nello sviluppo del potenziale e nella presa di coscienza dei bisogni reali. Le organizzazioni e le istituzioni attuali si basano sull'omologazione e l'alienazione, perciò non possono tollerare pratiche sociali di crescita ed emancipazione. Pedagogisti e psico-pedagogisti che operano in contesti scolastici o educativi, disturbano il compito di mero controllo e adattamento sociale che gli attuali contesti perseguono. Gli antropologi operano per la comprensione e l'integrazione delle culture diverse: ma sono inutili di fronte al dilagante neo-schiavismo applicato ai migranti. In conclusione, gli operatori sociali devono rassegnarsi
ad accettare il lavoro-merce che viene loro richiesto (quando non
sono espulsi dal lavoro) come mero espediente per sopravvivere.
Consapevoli che le scienze e le pratiche sociali professionali sono
destinate, nel prossimo futuro, a sparire.
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