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Reazione di Guido Cntessa alla video-conversazione di F.Cavallin ed al seguente dibattito |
Mi sembra che entrabe le posizioni siano compatibili. E' vero che non possiamo sapere come finirà un t-group, ma i modelli sui gruppi e i loro processi, hanno dato un grande aiuto alla comprensione e alla gestione di un t-group. E' vero che non possiamo sapere quando moriremo, ma non per questo definiamo inutili i modelli bio-corporei. Il principio di indeterminazione, la teoria dei quanti, i teoremi di incompletezza di Godel, la logica fuzzy hanno dimostrato la scarsa previsionalità dei modelli fisico-matematici, ma questo non ha reso superfluo il modello atomico di Bohr nè tutti i modelli sub-atomici seguenti. Le intersezioni e le contaminazioni fra scienze umane e sociali e scienze "dure" sono infinite, nei due sensi. K.Lewin, I.Matte Blanco, E.Spaltro si sono sforzati di applicare modelli geometrico-matematici che hanno rafforzato la visione del mondo della psicologia. Se ora questa ricerca è rallentata è perchè gli operatori sociali sono troppo occupati a sbarcare il lunario, per dedicarsi alla ricerca gratuita. Benedetto sia chi invece continua a farlo. |