L'adolescenza è quella fase dello sviluppo che prevede il
distacco (psicologico, se non fisico) dalla famiglia e l'entrata in
società. Questo distacco viene supportato dall'appartenenza
ad un gruppo di pari: una micro-società che serve da addestramento
per l'entrata nella società vera.
In genere, anche famiglie molto attente all'educazione dei figli fanno
fatica a controllare che il territorio del gruppo dei pari sia funzionale
alla crescita. Col risultato che l'educazione, in una fase decisiva
della crescita, è affidata a minorenni sconosciuti.
Un piccolo gruppo è un organismo vivente, che prospera solo
a certe condizioni, può essere un potente strumento di educazione
e di crescita, ma può anche essere deficitario o pericoloso.
Il decalogo che segue può essere d'aiuto al vostro adolescente
per scegliere il gruppo nel quale restare, ma potrà anche dare
qualche idea per i nostri gruppi di adulti.
1. Se la pensate tutti allo stesso modo su tutto, scappa
Un gruppo sano è un insieme di differenze, e questo insieme
deve essere più della somma dei singoli. E' facile cadere nella
trappola del "siamo tutti uguali", che è tanto rassicurante
quanto dannoso. A nessuno piace un piatto con un solo ingrediente
o una canzone con una sola nota. Nessuno farebbe una squadra di calcio
con 11 portieri. In un gruppo è normale avere qualcosa in comune;
patologico avere tutto in comune.
2. Se non viene accettato che tu abbia una vita esterna al gruppo,
scappa
Il pericolo del totalitarismo è insito in ogni aggregato umano.
L'insieme tende a fagocitare l'individuo, ponendosi come esperienza
che esclude tutte le altre. Un gruppo sano è un gruppo che
stimola una forte appartenenza, ma consente ai membri di avere anche
zone private esterne ad esso. Quando un gruppo ti isola dal mondo,
diventa un grave pericolo.
3. Se il gruppo non ti consente mai un no, scappa
Un gruppo è un luogo di confronto. Se ci sono frequenti sì,
è unito. Se i no sono proibiti, è una setta. Un gruppo
sano è uno spazio di incontro fra differenze. E' importante
che ci sia un accordo su molte cose, ma è altrettanto importante
che ci sia qualche disaccordo. Se ogni no che dici è considerato
un tradimento, il gruppo è da evitare.
4. Se non avete tutti lo stesso valore e la stessa influenza, scappa
Il gruppo è un insieme di differenze, ma ogni membro deve essere
trattato come equivalente. Non come uguale, ma come qualcuno che ha
un peso, un valore e un'influenza uguali. Essere diversi deve dare
la stessa possibilità a ognuno di prevalere. Tieni sempre il
conto delle decisioni che vengono prese col tuo parere. Non devi prevalere
senmpre, ma se non prevali mai significa che il gruppo non assegna
a tutti lo stesso valore.
5. Se nel gruppo tu non fai la differenza, scappa
In un buon gruppo, ogni membro è importante. Una sola assenza,
altera la forma del gruppo. Non è un buon segno, se nessuno
si accorge che manca qualcuno. La presenza o l'assenza di un membro
del gruppo, deve fare la differenza. Se è ininfluente che tu
ci sia o non ci sia, significa che il gruppo non va bene per te.
6. Se c'è qualcuno (anche se non sei tu) che è sempre
soggetto a scherzi, svalutazioni e umiliazioni, scappa
In un gruppo è possibile che ogni tanto un membro sia oggetto
di scherno: è il modo con cui viene scaricata l'aggressività.
I problemi cominciano quando l'oggetto di scherzi, svalutazioni, prese
in giro o umiliazioni è sempre lo stesso membro del gruppo.
Non importa se "il capro espiatorio" non sei tu: un gruppo
con tendenze "sadiche" non è mai salutare.
7. Se non riesci a esprimere e non sono valorizzati i tuoi talenti
nel gruppo, scappa
Un gruppo ha senso se farvi parte significa arricchirsi, essere di
più, crescere. Questo implica che ogni membro del gruppo deve
potersi esprimere e che i talenti di ognuno sono valorizzati, sostenuti,
premiati dal gruppo. Quello che sai e che sei, deve essere accolto
dal gruppo, che ti esprime gratitudine se lo metti in comune. Se il
gruppo non è curioso di conoscere i tuoi talenti, non li valorizza
e non ti è grato per essi, non è un buon gruppo.
8. Se stai nel gruppo solo per dovere, scappa
La socialità deve essere una libera scelta, altrimenti non
vale la pena. Se appartieni a un gruppo solo perchè senti di
doverlo fare, e meglio che lo lasci. Ogni gruppo, col consenso di
tutti i membri, stabilisce delle regole che devono essere rispettate,
ma farne parte non può essere una regola.
9. Se il gruppo è solo "contro" e non "per",
scappa
Ogni gruppo è un cerchio che stabilisce chi è dentro
e chi è fuori. Chi è fuori è un estraneo. Può
capitare che chi sta dentro consideri chi sta fuori non solo un estraneo,
ma anche un nemico. Succede spesso che un gruppo stia insieme "contro"
un'entità esterna: un altro gruppo, i genitori, gli adulti
in genere. Questo essere "contro" però non deve essere
il solo motivo per stare insieme. Deve esserci anche uno scopo, un
obiettivo, una ragione "per".
10. Se non ti rende felice, scappa
In ultima analisi, ognuno di noi ha diritto di "stare bene",
essere felice. Le relazioni sociali, la appartenenza a un gruppo devono
essre anche un piacere. Ci sono sempre momenti di "fatica",
nei quali il gruppo appare poco gradevole. Ma nella maggior parte
dei casi, il gruppo deve essere motivo di gioia. Se i momenti sgradevoli
e pesanti sono troppo più numerosi dei momenti di piacere,
è tempo di cambiare gruppo.
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