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La società ci ruba il tempo
(G.Contessa)
La nostra vita non è più nostra |
Si comincia da bambini con i ferrei orari delle lezioni a scuola,
che preparano alla vita lavorativa, e col programma quotidiano per
il tempo libero, che sembra più un calendario di appuntamenti
di lavoro. E' sempre più raro che un bambino possa andare in
strada o all'oratorio a dare quattro calci al pallone, iniziando e
finendo all'ora che preferisce. Dalle 15 alle 16 scuola di calcio,
dalle 17 alle 18 scuola di musica, dalle 18,30 alle 19,30 compiti.
La scuola è "tempovora" anche per i genitori diligenti:
ore di colloqui, riunioni, assemblee raramente utili a qualcosa. Il secondo ladro del tempo e di vita è la burocrazia.
Carta d'identità, patente, passaporto, certificato di nascita
o matrimonio, autorizzazioni su qualsiasi cosa, sono obblighi universali
che impongono costi ma soprattutto tempi: code, orari d'ufficio bizzarri,
reperimento materiali obbligatori, attese per la fine pratica. Se
possiedi una casa devi dedicare parecchie ore a leggere la circolare
esplicativa che è stata emanata per l'IMU: circa 80 pagine. Il terzo ladro del tempo e di vita è, paradossalmente, la tecnologìa. E' nata con la promessa di rendere più semplice la nostra vita, di farci risparmaire tempo, insomma, di renderci più felici. Abbiamo mai conteggiato il tempo che ci ruba? Si inizia coi tempi per scegliere fra le decine di offerte. Poi arriva il tempo della coda per l'acquisto (che, per certe novità, arriva anche ai due giorni, compreso tafferuglio). L'oggetto in sè, generalmente non basta: ci vogliono parecchi accessori (altro tempo per scegliere e per acquistare). Portato l'oggetto (il device) a casa occorrono ore per imparare ad usarlo, e spesso metà delle funzioni non arriviamo nemmeno a conoscerle. Appena acceso il dispositivo, arrivano i messaggi che invitano o obbligano ad oggiornarlo, proteggersi, comperare qualcos'altro. Dopo ore di assuefazione, le pile si scaricano, oppure non c'è campo, il credito è finito, un virus si insinua, cade il segnale di Rete. Allora chiamiamo il servizio assistenza. Dopo dieci minuti di musica rock, risponde un albanese che ti invita a chiamare un altro numero dove risponde un pakistano, che ti rimanda alla sede centrale di Messina, che ti fornisce l'indirizzo della sede di assitenza della tua città. La quale si trova all'altro capo della tua abitazione: coda per il trasporto, coda nella sede. Infine, la sentenza è inappellabile. Non possiamo fare niente per il suo caso, ma può acquistare il nuovo modello.....con la prospettiva di ripetere il percorso. Infine ci sono miriadi di piccoli stillicidi temporali, che si impadroniscono della nostra vita. Un decimo della vita quotidiana, ci viene rubata dalla raccolta
differenziata dei rifiuti. I minilocali vengono riempiti da bidoncini
e sacchetti, per procurare i quali, dobbiamo buttare tempo. Poi ci
vogliono ore per imparare cosa va messo dove. Naturalmente occorre
memorizzare i tempi di raccolta, per spostare all'esterno i bidoncini
e i sacchetti; : il lunedi l'umido e il verde; il martedi il vetro;
il mercoledi la plastica; il giovedi la carta; il venerdi i pannolini;
un paio di sabati al mese i rifiuti pericolosi; gli ingombranti su
chiamata e appuntamento. In alternativa si può raggiungere
l'isola ecologica: solo sa hai un veicolo privato. Se non vengono
a ritirare i bidoncini nel giorno previsto, basta telefonare (2 o
3 volte perchè una sola volta non basta). Ti serve un colloquio con un Sindaco, di un paesello grande come un appartemento? Più facile farsi ricevere dal sindaco di Mexico city o New York. Siccome gli orari di apertura al pubblico del Municipio sono segreti, devi andare 2/3 volte in orari diversi sperando di trovare aperto. Quando ci riesci, devi chiedere un appuntamento, che la segretaria ti fissa per almeno una settimana dopo. Di avere un colloquio con un Assessore regionale o un alto funzionario ministeriale, non è il caso di parlare. Allora mandi 3 lettere e dieci email, ma non ottieni risposta. Avere a che fare con avvocati o notai non è solo un costo inavvicinabile, è una tortura temporale. Appuntamenti, attese, rinvii, documentazioni da produrre e ore di vita rubate. Se ti imbarchi in un processo civile qualsiasi, devi mettere in conto almeno 100 ore di vita da buttare. Qualsiasi cosa tu sia obbligato a fare con un notaio, non te la cavi con meno di una decina di ore. Di fronte a tutto questo, é stupefacente che riusciamo ancora a lavorare e vivere. |