Commenti alle Chat (dott.ssa Sberna)
La chat come strumento di formazione è stata per me un’esperienza nuova, e, proprio per questo mi sono posta fin dall’inizio con un atteggiamento di curiosità e grande interesse. Gli aspetti positivi che ho potuto constatare sono questi:

 

  • il coinvolgimento emotivo che mi ha accompagnato in molti momenti
  • l’apprendimento è stato sicuramente più efficace  delle lezioni frontali  tipiche del mondo universitario e comunque mi ha permesso di andare a fondo e comprendere meglio gli argomenti precedentemente letti a casa
  • le dinamiche che si creano a volte sono simili a quelle “face to face” e mi hanno fatto riflettere su me stessa e sul modo di relazionarmi con gli altri
.Tuttavia, ritengo la chat uno strumento meno efficace di una lezione faccia a faccia con una metodologia didattica attiva, come quelle a cui ho partecipato a Molinetto. Ho potuto constatare infatti che quelle lezioni mi hanno permesso  un apprendimento ancora più forte e soprattutto mi hanno coinvolto molto a fondo come persona.

D’altra parte, sia la mancanza della parola “detta” che del  linguaggio  non verbale all’interno della chat sono  due aspetti sicuramente rilevanti, che mi hanno fatto imprimere i concetti in modo più profondo.

Inoltre secondo me ci sono certi aspetti tecnici che possono risultare sfavorevoli alla chat: innanzitutto è importante tenere presente che un cliente desidera che il servizio che riceve sia efficace, cosa che non sempre si è verificato nel mio caso  e in quello di qualche altro partecipante a causa di problemi di connessione che possono comunque capitare a chiunque.

Al riguardo credo che l’utilizzo delle chat sarebbe più garantito se venisse richiesto al cliente la predisposizione di collegamenti più rapidi e sicuri  (tipo isdn o adsl) anziché i tradizionali collegamenti tramite modem analogico. 

La chat inoltre elimina l’immediatezza di certe espressioni e /o risposte e,  più di una volta, mi è capitato di non fare  neanche in tempo a scrivere il messaggio e a rileggerlo prima di spedirlo che il discorso magari cambiava completamente argomento.  D’altra parte la parola scritta richiede più tempo di  quella  detta anche perché, non supportati dal linguaggio non verbale, volevo essere sicura che venisse compresa proprio per come l’avevo in mente.

Al riguardo sono giunta alla conclusione che nelle chat dovrei essere più sicura e sintetica, ossia esprimere i miei pensieri con più immediatezza e con meno  frasi, anche se questo mi risulta un po’ difficile perché tendo ad essere piuttosto discorsiva.  

Complessivamente, l’esperienza è stata  buona e  mi sento di confermare che gli obiettivi previsti dalle chat siano stati raggiunti.