|
DA NOTIZIARIO N. 2 - giugno 1979 |
1° Convegno Italiano Psicologia di Comunità Psicologia del Territorio In Italia i servizi socio-sanitari sono in fase di transizione sia dal punto di vista legislativo ed amministrativo che da quello ideologico. Questa situazione crea difficoltà e tensioni a vari livelli. Si sta infatti passando da un tipo di organizzazione assistenziale e curativa centralizzata, formata da servizi separati fra loro e orientati alla cura e alla riabilitazione, ad un tipo di organizzazione decentrata nel territorio in unità socio-sanitarie che dovranno essere gestite attraverso la partecipazione degli utenti e orientate alla prevenzione del bisogno e della malattia. Questa fase di transizione viene vissuta dagli operatori, soprattutto dagli psicologi che lavorano nel territorio (C.S.Z., C.I.M., Dispensari, Consultori, SMAL ecc.) come una realtà nuova in cui operare senza formazione professionale adeguata, senza supporti scientifici e tecnici. LArips e il Comitato Promotore della Divisione di Psicologia di Comunità SIPS promuovono il 1° Convegno italiano di Psicologia di Comunità perché le considerazioni sulla situazione di disagio nella gestione del territorio si inseriscano in unanalisi concreta della realtà della psicologia di comunità nel nostro Paese. Infatti, nonostante le difficoltà inerenti alla formazione professionale, collegate ad una tradizione accademica ben lontana dai temi in questione (in effetti il termine psicologia di comunità ci viene dagli USA, dove esso contraddistingue sia programmi di formazione specifici a livello universitario che tutta unarea di intervento tecnico nel territorio) la psicologia di comunità o del territorio si sta muovendo anche in Italia, comincia ad utilizzare tecniche specifiche come la ricerca sul campo, la misurazione del clima sociale di enti e istituzioni, la misurazione dei bisogni, la ricerca-intervento, ecc Tutto ciò avviene in modo scollegato, da parte di operatori isolati, senza una base teorica e tecnica condivisa e discussa a sufficienza. Il convegno che Arips promuove è quindi la prima possibilità a livello nazionale per gli psicologi del territorio di iniziare un lavoro comune di elaborazione teorica, metodologica e tecnica della psicologia di comunità, cioè della psicologia applicata alla comunità come spazio cruciale per leducazione, la terapie e la riabilitazione. Il convegno è aperto a tutti gli operatori, anche non psicologi, che si riconoscono nelle connotazioni teoriche e politiche della psicologia di comunità. Il convegno è previsto per il 30 giugno 1979 e vi prenderanno parte: G.Contessa, D.Origlia, D.Francescato, G.Bulgarini, C.Cominacini, R.Martini, P.Tranchina. |