Da n. 33  gen-giu 92
XX LABORATORIO DI DINAMICHE DI GRUPPO E DI COMUNITA’LA SPADA, IL DIAMANTE, LO SPECCHIO

I POTERI DELLA BELLEZZA E LA BELLEZZA DEI POTERI
11-14 aprile 1992 – Sulzano (Bs)

Secondo un’antica leggenda orientale ci sono tre modi o forme di potere. La spada simboleggia il potere della forza, il dominio delle armi e della guerra, la servitù fondata sulla paura.

Il diamante rappresenta il potere della ricchezza, la corruzione del denaro, la dipendenza basata sul consenso mercificato.

Lo specchio è la metafora del potere della coscienza, il potenziale dell’auto-rilfessione, la ricerca centrata sul “rivolgere gli occhi dentro di sé”.

Tre forme di potere: le prime due correlate al dominio, la terza collegabile  al “potenziale e possibile” da esprimere.

La società moderna, cresciuta sulla divisione delle funzioni umane, ha gradualmente espropriato gli individui del potere, affidando la spada ai Governi, il diamante alle Corporations e lo specchio ai filosofi e agli artisti. Il cittadino comune viene sollecitato a vivere senza poteri e dunque nella negazione dei suoi potenziali e possibili.
Anzi, i poteri-potenziali-possibili non solo sono negati e rimossi, ma assumono in molti soggetti un ruolo fantasmatico minaccioso e terrifico. Quasi che, attraverso lo specchio e dentro di sé, ciascuno non potesse che vedere l’immagine del delitto e della morte.

Freud ha segnalato un certo numero di casi di “angoscia da successo” che colpisce i soggetti impauriti dalla scoperta di “oggetti buoni” dentro e fuori di sé. Pagliarani ha dato un importante contributo sulla “angoscia della Bellezza”, che impedisce ai soggetti di avere il “coraggio di Venere”, cioè il coraggio di scoprire il “tesoro” di bellezza e di potere che hanno in sé.

Milioni di persone sembrano oggi avere l’angoscia della Bellezza e del Successo, cioè la paura di guardarsi allo specchio per scoprire i “poteri” di cui sono titolari; la paura di vedersi belli e di essere amati; la paura di esprimere il proprio potenziale e possibile.
Davanti allo specchio scopriamo l’estetica (la nostra bellezza) e l’etica (i nostri poteri e responsabilità), uscendo dall’anestesia e dall’impotenza (an-etica) forniteci dalla spada e dai diamanti dei “potenti”. Lo specchio ci consente di scoprire i poteri della nostra Bellezza e la bellezza dei nostri Poteri.

L’estetica, la bellezza artistica e sociale, la nostra bellezza interna hanno poteri? Il potere, inteso come ricchezza potenziale e orizzonte degli infiniti possibili della nostra esistenza, contiene una bellezza?

E’ per cercare insieme qualche ipotesi di risposta a queste domande che l’ARIPS propone il suo XX Laboratorio di Dinamiche di Gruppo e di Comunità.