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Materiali
usati nel terzo incontro coi dirigenti (G.Contessa) torna
a indice
Tipi di Gruppo
(esplicitati e formali, con sede, orari
e sussidi)
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composizione
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numero
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verbale/rep.
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Informazione |
trasferimento dati e verifica
esatta ricezione..... |
aperta
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indefinito
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no
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Discussione |
confronto, valutazioni, riflessioni,
scambi di opinioni..... |
limitata
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max 15
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no
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Decisione |
progettazione, scelte..... |
ristretta
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max 8-10
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si
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Operatività |
esecuzione, campo, attività..... |
ruoli precisi
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max 5
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si
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REGOLE AUREE per operatori e dirigente |
1 - Solo le situazioni formali contano (quelle informali
sono conversazioni)
2 - Una decisione di gruppo può essere modificata
solo dal gruppo che l'ha presa
3 - Regole esplicite e inderogabili per ritardi, assenze,
telefonini, linguaggio, abbigliamento, ecc.
4 - Gli impegni vanno mantenuti, e se disattesi occorre
giustificazione
5 - Distinguere fra ciò che si deve fare individualmente,
in coppia o in gruppo
6 - Mantenere costante l'attenzione al compito
7 - Ogni comportamento contiene una o più metacomunicazioni
8 - La gratificazione e il benessere di tutti vanno tutelati
con attenzione
9 - Rispettare i ruoli sempre, cioè attribuire a
ciascuno esattamente ciò che gli compete |
I TIPI DI INTERVENTO NELLA CONDUZIONE
DEI GRUPPI E DELLE PERSONE
tipi di
intervento
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direttivo
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punitivo |
I
N
D
I
V
I
D
U
A
L
E
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I
N
T
E
R
P
E
R
S
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G
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P
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S
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C
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Z
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N
A
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D
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R
E
Z
I
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N
E
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correttivo |
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supportivo |
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strutturato |
attivo
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interrogativo |
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informativo |
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riassuntivo |
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chiarificativo |
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propositivo |
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correttivo |
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proiettivo
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provocatorio |
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silente |
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maieutico |
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interpretativo |
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area bersaglio
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emotiva
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razionale
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strumentale
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saper essere
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sapere
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saper fare
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Legenda
Parliamo di "stile" o modo di conduzione per indicare
quel complesso di atteggiamenti, discorsi o comportamenti
che il dirigente usa quando è nel suo ruolo specifico.
Esiste praticamente uno "stile" personale,
radicato nella personalità, che tuttavia dovrebbe
essere in parte modificato ed in parte controllato,
per divenire uno "stile" funzionale all'obiettivo
prefissato o alle esigenze del gruppo. La professionalità
del dirigente si misura soprattutto dalla sua capacità
mimetica e dalla flessibilità con cui sa adottare
stili diversi nelle diverse situazioni. Possiamo indicare
tre determinanti dello stile: la direzione dell'intervento, che
indica a chi si rivolge l'intervento prioritariamente;
l'area da colpire, indica il luogo che si vuole raggiunto
dall'intervento; il tipo di intervento che indica il contenuto
ed il modo.
DIREZIONE DELL'INTERVENTO
- individuo (il dirigente vuole arrivare
al singolo; parla in termini di "io" o
di "tu")
- relazionale (il dirigente intende arrivare
alla coppia, parla ditermini di "due")
- gruppale (il dirigente si rivolge ad
un gruppo e parla in termini di "noi")
- sociale-istituzionale (il bersaglio
è un'entità più grande del gruppo,
i termini sono "noi" e "loro")
AREE DA COLPIRE
- inconscia ("saper essere", emozioni, vissuti, sentimenti,
atteggiamenti, modi di essere, ecc.)
- culturale ("sapere", idee,
informazioni, concetti, teorie, ideologie, modi di
pensare, ecc.)
- comportamentale ("saper fare",
modi di esprimersi e di fare, area del corpo, tecniche,
strumenti, ecc.)
TIPI DI INTERVENTO
- Prevalentemente direttivo (cioe
il formatore "dirige", orienta, porta, decide,
ecc.)
- punitivo
(giudicante, moralista, "si deve", è
bene, ecc. / sarcasmo, colpevolizzazione, insulto,
ecc.)
- correttivo
(evidenzia errori e suggerisce il "modo migliore"
/ non parlate due alla volta....ecc.)
- supportivo
(conforta, sorride, appoggia, sostiene, incoraggia,
tira, indirizza / dicci cosa ne pensi.....)
- strutturato
(impone o "rifila" attività da
fare in tempi e modi prefissati / propongo che
facciamo...)
- Prevelentemente
attivo (cioè il formatore stimola, propone,
si propone come esempio, lavora "con",
ecc.)
-
interrogativo (fa domande che orientano / cosa hai
detto? vuoi chiarire ?.......)
- informativo
(chiede e offre informazioni / le cose stanno così....)
- riassuntivo
(riassume e ripete gli interventi, sintetizza, ecc.
/ finora mi pare che abbiamo detto......)
- chiarificativo
(chiarisce, suggerisce, traduce per chiarire, esemplifica,
ecc. / io ho capito questo, va bene?....)
- propositivo
(suggerisce, impone, indica, espone idee, ecc. /
a questo punto possiamo...)
- correttivo (corregge, mostra come
si fa, ecc. / io farei così.....)
- Prevalentemente proiettivo o non-direttivo
(il formatore si pone come"schermo grigio")
- provocatorio (parla oscuramente,
fa gesti simbolici, "agisce", paradossi
e sfide, ecc.)
- silente (non parla, non risponde,
ecc.)
- maieutico
(fa domande, pone dubbi, si interroga, ecc.)
- interpretativo (decodifica, traduce,
cerca di far chiaro l'oscuro, matafore e paragoni,
ecc.)
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ESERCITAZIONE
- Scrivi il tipo di intervento che faresti
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CASI CRITICI / INCIDENTI |
Interventi |
1
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L'èquipe
(la maggioranza degli operatori) mostra segni di insicurezza
e depressione |
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2
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Un operatore mostra
ripetuti ritardi e assenze (non dal lavoro mai dai compiti) |
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3
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In una riunione
un operatore non esprime la sua opinione |
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4
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Si ripetono equivoci
e incomprensioni fra due operatori |
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5
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Un operatore esprime
la sua insoddisfazione circa il lavoro che sta facendo |
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6
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Un paio di operatori
evidenziano incomprensione o disinformazione circa alcune
procedure di lavoro |
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7
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Durante una riunione
un operatore si dilunga |
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8
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Un operatore sembra
non applicare una decisione presa insieme |
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9
autocaso
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10
autocaso
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REPORT
Nelle due unità del mattino sono state
presentate e discusse le 3 schede: Tipi di gruppo / Regole auree
/ Tipi di intervento. Nelle due unità pomeridiane è
stato fatto l'esercizio sui "casi critici"
Sempre 4 presenti, motivati e puntuali. Grande
partecipazione e impegno.
Crisi per il riconoscimento di una scarsa flessibilità
e plasticità degli interventi finora adottati. Dichiarata
soddisfazione per la giornata.
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