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Lavoro sociale e lavoro per la polis (Guido Contessa, 2021)

Le scienze sociali hanno avuto un grande sviluppo soprattutto nelle seconda parte del XX secolo. Dagli anni Cinquanta agli anni Ottanta lo sviluppo delle scienze sociali ha dato vita a numerose professioni attive nei settori privato e pubblico.
Psicologia, sociologia, pedagogia, antropologia hanno generato psicologi della formazione, di comunità, del lavoro e delle organizzazioni, della prevenzione primaria; operatori della devianza e dell'emarginazione; esperti di orientamento scolastico e professionale; sociologi delle carceri e delle comunità urbane; educatori e animatori di strada, dei centri e delle comunità giovanili, della cultura, del turismo, del gioco, dei disabili e degli anziani; psicopedagogisti scolastici, antropologi delle culture straniere e dei fenomeni di massa.

Hanno generato anche professionisti della cura come psicoterapeuti e psicoanalisti, ergoterapeuti e arte-terapeuti, ri-educatori psichiatrici. Ma gli addetti alla cura erano in numero molto minore degli addetti alla prevenzione e alla crescita. Il kennediano "Prevenire è meglio che curare" diventò il motto del lavoro sociale. Dove prevenire significava sostenere e sviluppare i singoli e gli aggregati umani, in modo che si riducessero i disagi, le patologìe e le devianze.

Come si può spiegare questo fenomeno? Il trentennio 1950-1980 è stato il periodo dei maggiori cambiamenti culturali e sociali della Storia occidentale: il picco più alto dell'umanesimo e del libertarismo.

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I mattoni della psiche
(G.Contessa)

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